Qualificazioni al mondiale di calcio del 2022, l’Italia costretta allo spareggio come nel 2018 per il mondiale Russo.

Nonostante siano passati poco più di quattro mesi dalla finale di Wembley e dal trionfo europeo, la nazionale italiana di calcio da l’impressione che di tempo, ne sia passato molto di più.

La corsa alle qualificazioni al mondiale di calcio del 2022 in Qatar, hanno non solo costretto la nostra selezione nazionale alla formula dei Play Off per accedervi, rischiosissimi tra l’altro, ma hanno dimostrato anche che quel gruppo di granito costruito da Roberto Mancini, forse non c’è più.

É un’Italia diversa non solo negli interpreti ma nello spirito con cui affronta le partite. Una squadra che non riesce a far gol, ad essere incisiva, brillante e cattiva. Insomma, una squadra spenta, la bruttissima copia di quella vista ai campionati europei di calcio.

Il gruppo C, ossia il girone delle qualificazioni al mondiale di calcio del 2022 è stato dominato dagli azzurri del Ct Mancini, dall’inizio delle gare valevoli per il girone. Tutto filava liscio fino al mese di Settembre, dove dopo solamente due gare di campionato, abbiamo deluso nella sfida con la Bulgaria. Con il senno di poi potremmo dire che purtroppo sono stati decisivi anche i due rigori sbagliati dal cervello della nazionale italiana, Jorginho. Due tiri dal dischetto falliti per il giocatore del Chelsea, tre se consideriamo anche quello della finale di Wembley. Calci di rigore sbagliati contro la Svizzera, sia all’andata che al ritorno, rigori che probabilmente ci avrebbero permesso di accedere al mondiale.

Qualificazioni al mondiale di calcio del 2022, gli spareggi
La funesta notte di San Siro del Novembre 2018 purtroppo ce la ricordiamo tutti. L’Italia non raggiunge la qualificazione al campionato mondiale da ben otto anni, dalla rassegna mondiale giocata in Brasile nel 2014, decisamente troppo per una selezione capace di vincere ben quattro volte il mondiale. Le regole degli spareggi per le qualificazioni al mondiale di calcio del 2022 sono cambiate rispetto a quelle degli spareggi per il mondiale russo. L’Italia è testa di serie, a Marzo dovremmo giocare in casa la prima partita con un avversario “abbordabile” e poi una “semifinale e finale” a partita secca con il livello delle avversarie che si alzerà.

Meglio o peggio del 2018? Ai posteri l’ardua sentenza. La certezza per ora, è che la notte di Wembley è un lontano ricordo.

Di questo ed altro si parlerà durante la trasmissione “Sport Academy” su Radio Cusano Campus alle 17:30