Seimila bambini e oltre cinquemila genitori raggiunti, 56 nidi d’infanzia e 43 scuole dell’infanzia coinvolte. Sono i numeri di “Family Hub: mondi per crescere” progetto triennale coordinato dal Consorzio Co&So e finanziato dall’impresa sociale “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
Family Hub, un progetto con al centro il benessere delle famiglie
Il programma di Family Hub è stato avviato nel 2018 in Toscana, Piemonte, Emilia Romagna, Lazio e Basilicata. Il progetto si è articolato in sportelli di ascolto, laboratori in piazza, incontri a sostegno della genitorialità. Una parte fondamentale è rappresentata dai centri bambini/famiglie, centri estivi e da prolungamenti di orari per arricchire i servizi educativi zero-sei. Attivati anche crowdfunding e interventi volti al sostegno economico. Grazie a queste azioni è stato possibile migliorare il benessere dei minori, promuovere l’accesso ai servizi educativi e diminuire la percentuale di rischio povertà. Al contempo ha consentito di costruire risposte individualizzate ai bisogni delle famiglie ed alleviare il peso economico delle famiglie non ancora in carico alle istituzioni.
Contro la povertà educativa anche in pandemia
“Family Hub ha contribuito ad innovare il welfare comunitario, dimostrando ancora una volta quanto il terzo settore sia uno dei protagonisti dell’innovazione sociale. I dati di impatto rilevati ci dicono che attraverso le azioni di progetto e le reti di collaborazione territoriali coinvolte, abbiamo dato vita ad un nuovo modello di potenziamento delle comunità che continuerà a generare opportunità per il benessere dei bambini, delle bambine e delle loro famiglie” ha detto Claudia Calafati, direttrice Area Educazione di Co&So.
“Questo progetto ha mostrato la sua capacità di inserirsi bene alle politiche della Regione Toscana per l’educazione della prima e della seconda infanzia”. Così Sara Mele, dirigente del settore educazione e istruzione di Regione Toscana. “Ha consentito un’integrazione con le nostre attività sia sotto il profilo della progressiva estensione dell’accoglienza dei bambini presso i nidi d’infanzia, sia per l’attenzione tesa alla continuità educativa tra servizi e famiglie che il progetto tende a rafforzare, anche tramite attività volte a sostenere l’educazione genitoriale.”
Il supporto alle famiglie non è mancato neanche durante il lockdown della primavera 2020 quando gli spazi di incontro e di ascolto si sono spostati su social e web, e nei mesi successivi, quando la pandemia ha fatto emergere nuove vulnerabilità.