Silvio Berlusconi apre alla permanenza di Mario Draghi al governo anche dopo il 2023 e raccoglie consensi. La prima sponda è quella di Carlo Calenda, che ipotizza la creazione di una coalizione formata da “persone serie” per sostenerlo “che abbiano in comune saldi valori democratici e liberali”. Prima di lui era stato il coordinatore di Italia Viva Ettore Rosato a spiegare l’obiettivo: “mettere insieme riformisti, liberali, un’area politica” che lui stesso ha definito “i draghetti”. La pensa così anche il senatore di Coraggio Italia Gaetano Quagliariello intervenuto nella trasmissione Restart 264 su Cusano Italia Tv.

Draghi al Governo anche dopo il 2023

“Quando dico che questo governo dovrebbe andare avanti anche oltre il 2023, parlo di un governo autorevole ed ampio come questo -ha affermato Quagliariello-. Personalmente, se ci fosse la certezza di avere Draghi come Presidente del Consiglio anche dopo il 2023, evidentemente preferirei questa soluzione. In mancanza di questa certezza, cercherei altre soluzioni affinchè l’esperienza, l’autorevolezza e il prestigio di Draghi rimangano al servizio della Repubblica e non vengano meno. Un proverbio dice che il meglio è nemico del bene. In questo caso il meglio sarebbe Draghi alla Presidenza del Consiglio fino al 2026, quando le sorti del Pnrr saranno definitivamente giocate, però io mi accontenterei anche del bene”.