Italia sotto assedio

Covid Europa: siamo circondati, sotto assedio. La pandemia mette sotto assedio l’Italia. Mentre cittadini e governo cercano di gestire con buoni risultati la nuova emergenza Covid Europa, fuori dai confini nazionali, Francia, Germania, Austria e pesi dell’est Europa, mostrano dati allarmanti, da cui dovremmo difenderci in qualche modo. Oggi sul quotidiano Il Messaggero, l’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, ha dichiarato « non abbiamo fatto nulla per controllare chi arriva da Romania e Bulgaria, dove i contagi sono fuori controllo e la stragrande maggioranza della popolazione rifiuta il vaccino»

Controlli carenti?

Non abbiamo fatto nulla per controllare? Questa è la situazione, Covid: siamo circondati. Siamo anche sotto assedio. L’Italia rischia di compromettere una gestione efficace almeno fino a questo momento della pandemia. Intanto i paesi che ci circondano corrono ai ripari in questo modo:

Austria e lockdown non vaccinati

Circa due milioni di persone che non hanno cominciato o completato il ciclo di vaccinazione contro il Covid-19 sono sottoposte in Austria da oggi a un regime di restrizioni con obiettivo di contrastare la diffusione dei contagi.
“Non è una misura che prendiamo con leggerezza ma è necessaria” ha detto il cancelliere Alexander Schallenberg.
Le restrizioni resteranno in vigore almeno dieci giorni. Alle persone non vaccinate sarà permesso di lasciare le proprie case solo per andare a lavorare, per beneficiare di servizi essenziali o per emergenze mediche. Nelle scorse 24 ore in Austria si sono verificati almeno 11.552 casi e il tasso di incidenza settimanale è salito a quasi 850 ogni 100mila persone.
Il tasso di immunizzazione completa in Austria si aggira attorno al 63 per cento. Le restrizioni non riguarderanno bambini con meno di 12 anni né le persone guarite dal Covid di recente.

Francia: obbligo mascherine in classe

Per gli alunni delle scuole elementari di tutta la Francia torna l’obbligo di indossare la mascherina anti-Covid-19. In vigore da oggi, il provvedimento è stato preso con l’obiettivo di arginare l’aumento del contagio da coronavirus. Fino ad ora gli alunni del Paese dovevano indossare il dispositivo di protezione delle vie respiratorie in 61 dipartimenti.

Germania torna lo smart working

Secondo quanto riporta l’agenzia Ansa, in Germania c’è un  progetto di legge secondo cui i datori di lavoro dovrebbero consentire il lavoro a domicilio in assenza di un “motivo economico convincente” per recarsi in ufficio. In quel caso, inoltre, sarebbe richiesto un certificato di vaccinazione o di guarigione dal virus, o un test negativo. Di eventuali nuove misure restrittive si discuterà in settimana, ci sarà una riunione tra Stato e Lander.

 Emergenza Est Europa

I dati del portale Our World in Data sono impietosi. Repubblica Ceca, Polonia e Ungheria, le aree che destano più preoccupazione con  i nuovi casi per milione che sono aumentati oltre il 90% rispetto ai dati di inizio ottobre. Rispetto al mese scorso cinque stati dell’Europa orientale, rappresentano i paesi dove si registra un aumento esponenziale dei contagi. Qui abbiamo l’area dell’Unione dove il tasso di vaccinati è più basso.
In Repubblica Ceca la popolazione che ha concluso il ciclo vaccinale si ferma al 63%, in Polonia la percentuale è al 53%. In Ungheria, contro le indicazioni dell’agenzia del farmaco europea, si utilizza  il vaccino russo Sputnik, ma il tasso di somministrazione è fermo al 58%.

In questo momento chiunque può prendere un qualsiasi mezzo di locomozione da quei paesi e giungere in Italia.

Covid: siamo circondati. Siamo convinti che il Governo italiano saprà considerare il problema.