Pallacanestro Olimpia prima con grande senso dell’attacco nella partita più ostica: 84-74 con la Pallacanestro Reggiana
La Virtus riprende quota vincendo a Brescia sulla Leonessa, nel turno che registra il blitz dell’Aquila Trento a Brindisi, dove passa per 2 lunghezze
La notizia è che stanno prendendo le misure, alla prima in classifica. Lo dice il ristretto punteggio con cui una accorta Pallacanestro Olimpia Milano ha superato una operaia, umile, determinata Pallacanestro Reggiana, 84-74. Il che costituisce uno dei divari più risicati, almeno in campionato.
In Coppa dei Campioni è un’altra storia. Due volte il successo per la compagine di Ettore Messina è arrivato sotto lo striscione d’arrivo. Con una grande maniera di intendere il concetto di difesa.
Il primo periodo già ha detto diverse cose, rispetto alla graduatoria, della squadra emiliana. Tanto che al 10’ i tifosi di Fiero Il Guerriero al secolo Pallacanestro Olimpia Milano, non credevano ai loro occhi. 24-17 per la Reggiana.
Il quintetto ospite inizia bene, al Forum di Assago, con Hopkins a tenere legati i suoi in attacco e in difesa. Olisevicius alla grande, Candi benissimo, Johnson e Thompson garanzia di solidità ed efficaci movimenti.
E’ la frazione che porta all’intervallo lungo, che mostra di quale pasta sia fatta la Signora della Pallacanestro Olimpia Milano. Il parziale parla da solo, sul piano della costruzione dei giochi offensivi: 32-21 che nel conto totale racconta di un ristretto 49-45. Pari nel terzo quarto, 18-18. E quando gioca la sua Pallacanestro Milano ha ancora una invidiabile condizione dei singoli e del senso collettivo di difendere, il 17-11.
In attacco signore prove del Chacho, Sergio Rodriguez, 22 punti individuali, Gigi Datome, 20, Daniels e Mitoglou, 12 ciascuno. Cosa dire di 3 delle 4 bombe che Daniels mette dentro in situazione offensiva di assoluta pressione reggiana?
E’ stata una vittoria sudata, e la Pallacanestro Reggiana, che non ha tanti “cambi”, racconta di una realtà in potenziale crescita. Tutto da verificare, di qui a febbraio, guardando i numeri.
La Virtus Bologna mette il turbo nella seconda parte della contesa di Brescia. Il divario al termine è ampio perché i Campioni d’Italia non possono più fare sconti a nessuna, tra le compagne di viaggio. E il fatto che Trento avesse stoppato a domicilio l’Happy Casa Brindisi 78-80 è stato lo stimolo, per le “V” nere, per rimettersi a correre. Senza dubbio alcuno.
Il secondo posto è una veste che va meglio, ai giocatori di Sergio Scariolo. Non agganciarlo sarebbe stato un terzo segnale negativo, di una prima parte già piena di patemi d’animo, per il popolare e bravo tecnico già guida della nazionale iberica campionessa del mondo.
Il trio USA delle meraviglie dell’Aquila Dolomiti Trento, Reynolds-Bradford-Williams (57 punti in 3!) segna con una regolarità impressionante. Senza dimenticare gli 11 punticini di Saunders.
A Treviso fanno sul serio, e forse se ne sono accorti in pochi. E’ una squadra tutta corsa e tiri in entrata, che non forza spesso la conclusione, davanti. Ha cambiato passo al rientro dagli spogliatoi e terzo e quarto tempo hanno visto il naufragio, fisico e generale, della Vanoli Cremona. Applausi, alla squadra veneta, tra le grandi protagoniste senza averne la costrizione da responsabilità. Si lavora meglio, talvolta, privi del pensiero di dover vincere a tutti i costi. 96-83.
Quasi con identico distacco la Reyer Venezia offre una cosa degna delle grandi squadre. Inizia bene poi è ripresa prima di poter sospirare, perché la Fortitudo Bologna sa bene, che già di cartucce a salve ne ha sparate, in questa prima parte del torneo di A1.
Quando i giocatori lagunari fanno quello che Coach Peterson chiamerebbe basket essenziale, c’è poco da fare, per gli altri. Il 91-77 finale in favore della squadra cara a Brugnaro è un motivo in più per proseguire sulla strada della risalita, aritmetica alla mano.
Buona vittoria per 100 a 83 del Basket Napoli di Pino Sacripanti, a Pesaro. Prova di grande pressione difensiva e buone scelte in attacco. Circolazione di palla, buone movenze dell’orchestra partenopea. Sono tutte cose che l’ex tecnico di Cantù e Avellino, da un mesetto, vede messe in pratica con un buon raccolto.
Tortona ci ha preso gusto e riesce a superare di 6 lunghezze la Dinamo Sassari. Non è proibitivo, pensare a una neopromossa capace di sistemarsi benino, prima che arrivi il Generale Inverno. E che le altre comincino a comprendere le qualità del gruppo-rookie.
Il 40-28 dal 20’ al 30’ è propedeutico per il 95-89 alla sirena per evitare il rientro della Dinamo, che quest’anno si dovrà accontentare del ruolo di comprimaria.
Dopo le buone prestazioni delle recenti settimane, lo schianto interno di Trieste non era all’ordine del giorno, secondo gli esperti. Capita che la Pallacanestro Varese cominci a fare le cose più semplici e ad aumentare l’intensità. E vince in terra giuliana 86-70, con una quarta frazione da incorniciare (11 punti al passivo).
La foto più importante che esce dalla giornata di A1 appena giocata è che la Pallacanestro Milano adesso abbia messa tra il suo primo e meritato piazzamento e gli altri 4 punti, dai 2 precedenti lo scorso week-end.
Photo Credit: dalla pagina Facebook della Pallacanestro Olimpia Milano.