Sul reddito di cittadinanza il presidente di Confindustria Carlo Bonomi è categorico: “Si tratta di un disincentivo a lavorare”. Il tutto a pochi giorni dall’esultanza del Movimento 5 Stelle per la sua riconferma, con Giuseppe Conte che definiva “migliorato” il RdC contenuto nella bozza della manovra.
A margine dell’assemblea nazionale di Federmanager all’Auditorium Conciliazione di Roma, il numero uno degli industriali si è intrattenuto con i giornalisti, parlando proprio della misura bandiera del Movimento 5 Stelle: “La nostra posizione sul reddito di cittadinanza è ben chiara, noi avevamo sempre detto che la parte di contrasto alla povertà è importante – afferma Bonomi – l’anno scorso più di un milione di italiani sono entrati in fascia di povertà e quindi dobbiamo dare una risposta”.
“Un disincentivo al lavoro”
“Così come strutturato oggi però il reddito di cittadinanza non dà quelle risposte – continua il presidente di Confindustria – per cui questo provvedimento è stato fatto”. Secondo Carlo Bonomi infatti il reddito di cittadinanza “non intercetta gli incapienti del nord, e i dati dell’Istat lo dimostrano, ed è diventato un disincentivo a cercare lavoro nel mezzogiorno d’Italia”.
Rincara la dose Bonomi quando definisce la misura “fallimentare sulle parti delle politiche attive del lavoro. Lo avevamo sempre detto: parte dei navigator non ci hanno ascoltato e purtroppo i dati stanno testimoniando che avevamo ragione”.
“Si vuole fare un fallimento più costoso”
Il numero uno degli industriali poi esprime rammarico: “Quello che ci dispiace è vedere che nuovamente si mettano (nella manovra, ndr) 4 miliardi sui centri pubblici per l’impiego, che sono stati un grande fallimento. Naturalmente – conclude Bonomi – si vuole fare un fallimento più costoso”.
Non è la prima volta che Confindustria e il Movimento 5 Stelle si trovano su assi diametralmente opposti. Anche sul cashback la bagarre è stata particolarmente intensa, con la sfida lanciata dall’avvocato pugliese per la conferma della misura per combattere i pagamenti in nero.
La colpa è delle aziende associate a Confindustria che non pubblicano mai gli annunci di lavoro al Centro per l’Impiego.
Chissà perchè non lo fanno… Dato che dal Centro per l’Impiego potrebbero ottenere gratis tutti i lavoratori che vogliono, senza dover pagare un’agenzia interinale
Se hai lavoratori viene proposto un CCNL perché dovrebbero optare per il RDC di euro 780 ?