Lavoro: sistema in costante evoluzione, attività essenziale per organizzarsi da vivere. Il mondo del lavoro oggi è più fluido, maggiormente frammentato, per questo ci porta ad attraversare delle crisi, con maggiore frequenza rispetto al passato. “Le crisi ci danno l’occasione di migliorare e crescere, possono essere delle opportunità – ha osservato Emilia Filosa, psicoterapeuta, esperta in orientamento scolastico e del lavoro, in alcune anticipazioni rilasciate sul tema all’interno della trasmissione Mattina con noi – con la perdita del lavoro si vive la perdita dell’identità personale, professionale. Oltre all’elaborazione del lutto è importante ricominciare da sé.”
Muoversi attraverso i propri valori
“Se scegliamo in base ai nostri valori possiamo intraprendere la direzione giusta. Mi riferisco a valori intrinseci ed estrinseci. Un tempo erano le organizzazioni a definire il percorso della carriera della persona – ha sottolineato la dottoressa Filosa – oggi è la persona a ridefinire il proprio percorso di carriera.”
Disoccupazione e fuga dei cervelli
Lavoro: è un settore complesso dove le dinamiche non sempre sono chiare, e la complessità è facilmente intuibile a giudicare dalla difficoltà ad entrare in determinate dinamiche. Non cambia molto voltando lo sguardo al passato. La storia ci ricorda che il sogno americano, legato alla speranza dei cittadini di raggiungere un tenore di vita migliore, è strettamente collegato al lavoro. Così come l’immigrazione a Torino nel dopoguerra, degli anni ’70. Nel tempo, tra alti e bassi, l’Italia ha continuato ad attraversare non pochi problemi connessi all’occupazione. “Tra gli obiettivi del 2030 c’è il desiderio di arrivare al 9% di disoccupazione – ha fatto notare il dottor Daniele Andrian – al momento (2021) siamo al 30%. Se non permetti ad un ragazzo che sta crescendo di esprimersi, sbagliare, imparare, si avrà una popolazione adulta in difficoltà: la famosa fuga di cervelli, ma si tratta di persone ma di motivazioni che fuggono.”
Investire sulle competenze
Lavoro: cosa si può fare per intervenire sul futuro? “L’Italia soffre una carenza di competenze, più che in altri Paesi del mondo, anche se il problema è globale. C’è bisogno di formare la popolazione: sia i ragazzi che gli adulti. Ci sarebbe da investire sulle competenze strategiche, poi c’è il problema delle opportunità e infine decidere dove vogliamo lavorare – ha detto Andrian – non tutto si può fare dappertutto In certi contesti puoi lavorare in un certo modo, in altri no. Senza dimenticare i lati nascosti del lavoro. Dai professionisti, in fase di orientamento, bisognerebbe farsi raccontare come vivono le loro giornate di lavoro, quali sono i problemi che va a risolvere e quali sono gli equilibri/ squilibri tra vita pubblica e vita privata.” Per ripensarci in tempo, magari!
La trasmissione andrà in onda lunedì 15 novembre alle 11, sul canale 264 del DTT.