Giampiero Galeazzi il mitico telecronista che ha fatto sognare tutti gli sportivi italiani si è spento all’età di 75 anni. Nato a Roma, l’ex canottiere e giornalista sportivo era malato da tempo.
Giampiero Galeazzi, rivoluzionario del mestiere
“Bisteccone”, così lo chiamavano tutti gli appassionati di sport che si sono emozionati ed hanno gioito grazie alle sue rivoluzionarie e tipiche telecronache. Giampiero Galeazzi inizia la sua carriera in concomitanza della sua assunzione in Rai nel 1972, quando fu subito inviato sul campo alle Olimpiadi del 1972 a Monaco di Baviera. Divenne celebre grazie al calcio, mitiche le sue interviste ai protagonisti che andarono in onda durante la Domenica Sportiva negli anni 80.
Giampiero Galeazzi, la voce degli italiani
Indimenticabili le sue telecronache che raccontarono le medaglie d’oro nel canottaggio dei fratelli Abbagnale. Giuseppe e Carmine divenuti campioni olimpici a Seoul nel 1988 e le telecronache di Antonio Rossi e Beniamino Bonomi durante i giochi olimpici di Sydney nel 2000.
Giampiero Galeazzi sportivo
Il grandissimo telecronista, prima di dedicarsi alle sue celebri telecronache, aveva riscosso grande successo nel mondo dello sport grazie alla disciplina a lui più cara: il canottaggio. Vinse il campionato italiano nel singolo nel 1967 e nel 1968 fu campione italiano nel doppio. Ottenne la medaglia di bronzo al valore atletico e partecipò alle selezioni per i giochi olimpici di Città Del Messico nel 1968.
Nel cuore e nelle menti di tutti gli italiani, non solo degli sportivi, rimarrà il suo talento, la sua inconfondibile voce e la sua figura umana e rassicurante. Un uomo con cui il popolo italiano ha condiviso gioie e dolori, un baluardo di professionalità e simpatia. Le sue interviste negli spogliatoi a Diego Armando Maradona, Michel Platini ed Agostino di Bartolomei, rimarranno per sempre l’emblema di un calcio che non esiste più.