Scuola: crolla il tetto del liceo Boggio Lera, di notte, per fortuna, quando all’interno non vi erano studenti né personale. E’ l’unico aspetto positivo della vicenda, di negativo c’è che la situazione edilizia, fatiscente, delle strutture scolastiche è grave. Il caso di Catania è soltanto il più grave, tra tanti e di più grave c’è che se ne parla e nessuno si attiva perché le cose cambino. “Noi di CataniaLive abbiamo parlato anche col Presidente della Commissione del Primo Municipio di Catania, hanno provato a stimolare l’amministrazione comunale senza ottenere risposte – ha sottolineato Daniele D’Alessandro, giornalista di CataniaLive – il clima è cambiato. Assistiamo all’aumento di piogge torrenziali che provocano gravi danni. Il tentativo di coinvolgere l’amministrazione comunale fino ad ora non ha ottenuto esiti positivi. Ad oggi, infatti, nel centro storico non sono stati apportati interventi che potessero risolvere l’enorme problematica.”
La sicurezza nelle scuole
Il tema non è nuovo, anzi è obsoleto e “non viene attenzionato come si deve. Abbiamo saputo da alcuni studenti che al preside è stato chiesto se fosse il caso di continuare con le lezioni e a costoro è stato risposto di sì – ha fatto notare D’Alessandro ad Open Day, su Radio Cusano Campus – la risposta non è stata corretta, visto l’episodio.” Si sapeva, dunque, che la struttura fosse pericolante, e nonostante tutto hanno continuato a far finta non fosse così.
Timore diffuso e speranza
Scuola: l’episodio dovrebbe favorire controlli e tutele, ma al momento cresce soltanto la paura. “Ieri in redazione abbiamo ricevuto un messaggio di un genitore di un alunno che frequenta la scuola dove dichiarava di temere di mandare i propri figli in edifici simili. Si trattava di un evento da mettere in conto – ha aggiunto il giornalista di Catania all’interno della trasmissione dedicata alla scuola della radio dell’Università Niccolò Cusano – la speranza è che l’amministrazione comunale intervenga.”
Il paradosso
Mentre Catania tenta di dimenticare quanto accaduto, “le attività commerciali portano avanti la quotidiana attività. Sono regolarmente aperte. Fino a questo momento tutto procede nella totale regolarità. L’idea che la pioggia possa comportare gravi conseguenze alimenta ricordi negativi – si è congedato Daniele D’Alessandro – l’auspicio è che si possa intervenire con serietà non solo nelle scuole. Non è possibile assistere ad episodi simili a causa di poche gocce d’acqua. Finché le città non saranno più smart i problemi rimarranno invariati.” Senza dimenticare che anche in altre grandi città e vanno in tilt per gli stessi motivi. Ricordate Roma freddata dalla neve? E’ mai possibile che si debba vivere ancora col timore che il clima possa destabilizzare intere metropoli?