“A pochi mesi dall’approvazione del Recovery Plan da parte della Commissione Europea, siamo pienamente nella sua fase di attuazione”. Lo ha assicurato il presidente del Consiglio, Mario Draghi, parlando all’assemblea dell’Anci a Parma. Il premier ha anche annunciato che nelle prossime settimane il Governo ha in programma una serie di incontri in molte città italiane per confrontarci sulla sua realizzazione.
A che punto è il Recovery Plan?
Entro la fine del 2021 devono essere conseguiti 51 ‘milestones & targets’ ossia 24 obiettivi e 27 riforme relativi al Pnrr. Ne mancano all’appello ancora 23: su tutti l’assunzione di mille tecnici, oltre ai decreti attuativi delle riforme della giustizia civile e degli appalti.
Rischio ritardi
Il Commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni ha dichiarato che nella Commissione UE c’è “preoccupazione” per possibili ritardi dell’Italia nell’attuazione delle tappe previste dal Pnrr. Gentiloni ha comunque sottolineato come il governo Draghi agisca con “grande determinazione” e faccia “di tutto” per rispettare i tempi. Gentiloni ha aggiunto di non sapere se l’Italia chiederà già quest’anno l’erogazione della tranche di aiuti: “Stiamo definendo gli accordi operativi (con i Paesi membri) che stabiliscono le date di erogazione, ma a prescindere dalla data quello del governo italiano è un impegno notevole e certamente sta facendo di tutto per rispettarlo ma pochi come sa sanno come questa impresa sia difficile”.
Tranche aiuti
Sull’erogazione della tranche di aiuti, ha fatto chiarezza il Ministro dell’Economia Daniele Franco. “Contiamo di completare le tappe intermedie e gli obiettivi del piano nazionale di resilienza per fine anno” -ha affermato Franco, aggiungendo: “La richiesta della prima tranche di aiuti Ue anticrisi (prestiti e sovvenzioni) dopo il prefinanziamento già erogato deve avvenire al completamento degli obiettivi posti del piano”.