Negli ultimi anni, si sta sviluppando un nuovo modo di gestire la propria alimentazione. Parliamo della dieta chetogenica.

Per definizione, questa tipologia di alimentazione, si definisce come una strategia alimenta re che prevede di forzare il metabolismo a sfruttare come “energia” i grassi.

Il corpo umano però è abituato a sfruttare i carboidrati come prima fonte di sostentamento. Nella dieta mediterranea, infatti, sono presenti solitamente 50% circa di carboidrati, 30% circa di grassi e 20% di proteine. Una dieta chetogenica, invece, abbassa la quota di carboidrati non deve superare il 13%.

Di conseguenza la così detta chetosi si “innesca” sui carboidrati stessi. Si evince, quindi, che le diete chetogeniche non siano adatte a tutte quelle persone che svolgono attività fisiche intense o che svolgono un lavoro quotidiano fisicamente molto attivo.

La maggior parte delle persone approccia la dieta chetogenica solo nella speranza di un dimagrimento rapido e duraturo ma molte di queste falliscono perché non vengono impostate nel modo giusto, senza badare alla misurazione dei corpi chetonici e quindi finiscono per essere semplici diete a basso contenuto di carboidrati che non innescano il processo di chetosi, richiesto per il dimagrimento.