“Dopo il rimbalzo nella prima metà del 2021, il Pil italiano è destinato a continuare ad espandersi, pur incontrando alcuni venti contrari nel breve termine”. E’ quanto scrive la Commissione Ue nelle previsioni economiche d’autunno, che vedono il Pil italiano a +6,2% quest’anno, prima che la crescita scenda al 4,3% nel 2022 e l’andamento dell’economia torni ai livelli pre-crisi “entro la metà del prossimo anno”. Migliorano dunque i numeri delle nuove stime, dal momento che in estate la Commissione aveva previsto per il nostro Paese un aumento del Pil del 5% nel 2021 e del 4,2% nel 2022. Il Prof. Fabio Fortuna, Magnifico Rettore dell’Università Niccolò Cusano, ha analizzato i dati ai microfoni di Radio Cusano Campus.

Pil italiano a +6,2%

“I dati della Commissione europea confermano l’andamento positivo degli ultimi mesi -ha affermato Fortuna-. Ormai c’è uniformità di vedute sia a livello nazionale sia internazionale in relazione al fatto che il pil dell’Italia crescerà più del 6% quest’anno. Secondo l’Istat, nei primi tre trimestri ha già cumulato una crescita di pil del 6,1%, quindi ci sono i presupposti per andare al di là del 6% in modo più significativo. La Commissione Ue dice +6,2% ed è un bel salto, considerando che la stessa Commissione in estate prevedeva un +5%. Tutto ciò conferma che l’Italia, dopo tanti anni, non è più agli ultimi posti in Europa in termini di produzione della ricchezza, ma è addirittura ai primi. Germania e Francia infatti vedono riviste al ribasso le loro previsioni. La campagna vaccinale ha facilitato la ripresa economica, in Italia più che altrove. Ci siamo esposti a maggiori sacrifici, ma questi sacrifici sia in termini di salute sia in termini economici ci stanno dando delle soddisfazioni”.