L’aspettativa di vita in Italia è diminuita di oltre un anno, passando dagli 83.6 anni del 2019 agli 82.4 del 2020. La causa? Il Covid è in vetta.
Report Health at a Glance 2021 ai tempi del Covid
È quanto emerge dal report Health at a Glance 2021 dell’Ocse, che analizza l’impatto del Covid sui 38 paesi aderenti all’Organizzazione. Nel documento è analizzato nel dettaglio come la pandemia abbia avuto un’influenza rilevante e negativa sulla salute mentale degli individui. Nella penisola la quota di persone con sintomi depressivi è triplicata all’inizio del 2020 rispetto all’anno precedente, raggiungendo il 17.3 punti percentuali.
La prevalenza di disturbi d’ansia e depressivi è più che raddoppiata in gran parte dei Paesi che hanno raccolto i dati su questa tematica, in primo luogo in Messico, Regno Unito e Stati Uniti. La pandemia, in sostanza, ha fatto emergere “la necessità di rendere i sistemi sanitari più resilienti”. Proprio per questo, ha ribadito il rapporto, risulta importante consacrare mezzi supplementari, nei prossimi anni, per il miglioramento delle cure primarie e della prevenzione.
Il Covid e l’impatto sulla popolazione mondiale
Il periodo di lockdown e le successive chiusure hanno anche sottolineato l’impatto di stili di vita non salutari, con il fumo, il consumo di alcol e l’obesità che vanno ad aumentare anche il rischio di morte a causa del covid. Tuttavia, la spesa per la prevenzione delle malattie rimane relativamente bassa, rappresentando in media solo il 2.7% di tutta la spesa sanitaria.
Nonostante i tassi di fumo giornalieri siano diminuiti nella maggior parte dei paesi nell’ultimo decennio, il 17% fuma ancora ogni giorno. I tassi hanno raggiunto il 25% o più in Turchia, Grecia, Ungheria, Cile e Francia. Le persone che bevono molto variano dal 4% al 14% della popolazione negli Stati analizzati, ma consumano dal 31% al 54% di alcol. Il consumo di alcol è particolarmente elevato in Lettonia e Ungheria. Infine, anche i tassi di obesità continuano ad aumentare, con una media del 60% degli adulti considerati come sovrappeso o obesi. I tassi di obesità più alti sono stati registrati in Messico, Cile e Stati Uniti.
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