Seconda guerra mondiale: l’11 novembre del 1940 viene ricordato per la “Notte di Taranto”, detta anche la “Pearl Harbor italiana”. Si trattò di un forte attacco aereo britannico contro la flotta navale della Regia Marina dislocata nel porto della città pugliese. Protagonisti: aerosiluranti della Royal Navy.
Nome in codice “Operation Judgement”. L’operazione terminò con una netta vittoria della flotta inglese che al costo di due aerosiluranti abbattuti, sferrò un importante colpo materiale e morale alla flotta italiana e alla reputazione del regime fascista che nel mese di giugno precedente aveva deciso di entrare in guerra al fianco della Germania nazista di Adolf Hitler.
I motivi della disfatta italiana. Fu determinante, come nella vera Pearl Harbor, il fattore sorpresa. Ma va detto che la base navale di Taranto presentava gravi carenze in tema di protezione contraerea e antisiluramento delle navi in porto. Le batterie contraeree erano del tutto insufficienti sia come numero che come calibro, e a tutto questo va aggiunta la scarsa protezione notturna causata dall’assenza del radar. La rilevazione di aerei ostili in avvicinamento era affidata solo a vecchi proiettori di scarsa portata e risalenti alla Prima Guerra Mondiale.
Le ulteriori carenze. La protezione antisiluro era affidata solo alle reti, peraltro poco numerose a causa della mancanza di materie prime che affliggeva l’industria italiana. Si producevano 3.600 metri di rete al mese, da distribuire a tutte le basi italiane, e dei 12.800 metri commissionati per la protezione delle navi ormeggiate nel “Mar Grande”, solo poco più della metà era giunta a destinazione; oltretutto, molte reti non erano ancora state distese.
Altre azioni di guerra. Contemporaneamente all’attacco di Taranto, la sera dell’11 novembre, intorno alle ore 18.00, alcuni incrociatori e cacciatorpediniere inglesi si distaccarono dalla flotta principale per dirigersi verso il Canale d’Otranto, al fine di intercettare il traffico italiano verso l’Albania.
La storia su Radio Cusano Campus e Cusano Italia TV a cura di Fabio Camillacci. “La Storia Oscura”, dal lunedì al venerdì on air sulla radio dell’Università Niccolò Cusano dalle 16 alle 17.30. “A Spasso nel Tempo”, in onda sul canale 264 del digitale terrestre alle 20.30 del venerdi.