Olimpia Milano vittoria a Cremona che assume la valenza di un gran segnale – Il punto sulla A1

La squadra di Ettore Messina scappa via in quel terzo periodo che lo scorso anno era un vero e proprio “Tallone d’Achille”: Brindisi ottima seconda della compagnia

 

La prima della classe è sempre lei, la signora del campionato. La valida Olimpia Milano di Ettore Messina passa sul parquet di una motivatissima e onorevole Cremona. Non capita tutti i finesettimana, di vedere segnati 86 punti alla corazzata lombarda. Nel derby la Vanoli arriva al 20’ rimontando i 4 punti di divario dei primi 10’ con la parità assoluta, a quota 45.

Il terzo quarto e quindi il rientro in campo, è stato il “tallone d’Achille” per buona parte delle scivolate della passata stagione. E invece no. Una apprezzabile Olimpia Milano parte via e la squadra della città dei violini non ne ha: 12-28 ospite. Il +9 Cremona lo prova fino a 7 lunghezze da una squadra che sa costruire gioco e sa mantenere la quota di volo, a certi livelli. Un altro gran segnale, per le aspiranti grandi. Messaggio per Bologna e pure per chi vuole insinuarsi, tra le prime due della classe.

L’Happy Casa Brindisi si conferma la seconda forza del torneo di Serie A passando sul campo della Pallacanestro Varese, battuta, alla sirena finale, per 84-71. Gran presenza sotto i tabelloni e discrete percentuali al tiro. I ragazzi di Frank Vitucci stanno crescendo per qualità espressa e consapevolezza nei loro mezzi.

A proposito delle “V” nere tricolori la Virtus Segafredo Bologna fa il suo dovere, superando Pesaro per 88-75. Questa volta la Leonessa Brescia non graffia perché trova chi, la Dolomiti Aquila Trento, sa fare il suo in difesa e non lascia spazi. Il 78-72 finale evidenzia la bontà del lavoro della realtà trentina, che incassa i suoi due punti e prosegue il progresso in classifica.

Il Basket Napoli è abituato a vincere allo sprint, segno che il manico è buono. E che i giocatori mantengono il sangue freddo, nei minuti decisivi dell’incontro. Il conto lo paga la matricola Tortona che parte male e recupera al 20’. Ma alla fine cede di 3 lunghezze alla formazione di Pino Sacripanti: 82-79.

Il campionato attendeva un segnale di provenienza Umana Reyer e Venezia ha vinto di 20 con la Pallacanestro Reggiana: sana iniezione di fiducia, per il collettivo guidato da Coach Walter De Raffaele.

Altra vittoria attesa era quella della Fortitudo Bologna, che è in debito, con i suoi tifosi. L’83-70 a Treviso dona il sorriso all’altra metà del cielo della Dotta. Discorso a parte merita Trieste, che passa a Sassari su una Dinamo prevedibile, in attacco, deboluccia, in difesa e sotto canestro. I cestisti giuliani hanno mostrato applicazione, tenacia, e sana umiltà.