Como squadra del momento: 13 punti nelle ultime 5 gare e zona play-off
Brescia e Lecce passano a guidare. Coda…polemica per il Pisa in Veneto: 3 espulsi!
La Serie B presenta il conto alle aspiranti grandi. Ne sa qualcosa il Pisa, che pefrde in Veneto, 2-0 a Cittadella. Ma il problema dei neroazzurri toscani è aver finito in 8 contro 11. E, seconda considerazione, subisce il sorpasso in graduatoria da Lecce e Brescia.
Intanto il Cittadella va in vantaggio a Pisa in 10, come inizia la seconda frazione, rete di Antonucci. Baldini chiude al 46° i conti, in Zona Cesarini, a squadra ospite in tripla inferiorità numerica.
Il Brescia arriva alla terza vittoria nell’ultimo mese. Dopo la sconfitta di misura del “Renato Curi”, 1-0, 10 punti che rilanciano i sogni delle “rondinelle” anche se va fatto un distinguo. Il Pordenone è stato un osso duro, per l’undici lombardo, che è riuscito ad andare in rete solo al 77’: passaggio di Pajac e punto vitale firmato da Moreo.
Il Lecce strapazza il Parma per 4-0 e nella seconda parte non cambierà più, il punteggio. La squadra ducale ha Gianluigi Buffon, in porta, reduce dal blitz di Cittadella, dove l’estremo difensore Campione del Mondo 2006 aveva neutralizzato due calci di rigore alla formazione amaranto. Ma anche uno del suo valore, della sua esperienza, nulla ha potuto, se difesa e centrocampo giocano una partita scarsa per attenzione e mancata puntualità. Segna Coda al 16’ su azione, assist di Gargiulo. Seconda rete individuale al 31’, questa volta su rigore. La forte squadra salentina va in gol con Strefezza la terza volta. E, prima dell’intervallo, Coda firma la tripletta personale e si porta il pallone a casa.
Come tutti i derby che si rispettino anche Cosenza-Reggina è finito con una minima differenza. Bianchi al 55’ serve un cioccolatino a Montalto che da sempre, non da un giorno, ha il fiuto del gol. La squadra di Reggio Calabria torna a casa con il sorriso dei suoi tifosi.
Il terremoto sportivo si verifica al Vigorito dove il Frosinone è passato come un rullo compressore. Il 4-1 finale in favore del collettivo laziale è un pessimo campanello d’allarme, per i giallorossi sanniti.
Viene espulso Glik al 24’ e la partita si mette in salita per la squadra campana, superata da Lulic al 34’ e al 48’ del primo periodo di giuoco. Al 4’ del secondo tempo segna Charpentier e Cicerelli apre la voragine al 29’. Sullo 0-4 il punto della bandiera beneventana è siglato da Di Serio. Ma è stata una bruttissima serata. Per il Frosinone tre punti d’oro su un campo tutt’altro che complicato, da conquistare.
Tra le neopromosse, 4, viaggia alla grande una squadra da corsa, sul piano atletico, del livello del Como. La squadra lariana supera il Perugia per 4-1 con un grandissimo primo tempo. I numeri non dicono mai o raramente, bugie. Nelle ultime 5 partite il Como ha vinto 4 volte e pareggiato 1, con 13 punti su 15 possibili. Segna La Gumina, raddoppia Cerri, rigore al 17’. Triplica Bellemo, quarta reti di Sollini. In apertura di ripresa il gol dell’onore per l’undici umbro, rete di De Luca in apertura di seconda parte, su assist di Burrai. Finale al “Sinigaglia” Como 4 Perugia 1.
La squadra lombarda unitamente al Cittadella, va a riprendere a 19 punti la Cremonese, che ha la “pareggite”: quarta “X” grigiorossa nelle ultime 5 partite. Non fa eccezione, allo stadio “Zini”, la gara interna contro l’orgogliosa e scorbutica Spal. Al 33’ rete di Buonaiuto, replica di Melchiorri al 44’.
L’Ascoli veniva da un mese anemico, in cui aveva raccolto solo 2 punti in 4 partite. Questa volta riesce ad avere la meglio (2-1) sul LaneRossi Vicenza, che si sveglia soltanto nel finale. Rete di Dionisi, autogol di Brosco, accorcio di Diaw e una rete per ciascuna parte annullate con la tecnologia. Tutte queste, le emozioni, sul campo marchigiano.
Quinta vittoria su 11 partite per la Ternana, che passa per 2-0 all’inglese in casa dell’Alessandria. La firma sulle reti, al di là della doppietta di Donnarumma, va letta nell’organizzazione delle azioni di attacco, come si è visto dalle immagini televisive. Non giochi improvvisate ma una più concreta serie di geometrie capaci di mettere in condizione uno dei terminali offensivi più prolifici, nella storia del campionato cadetto.
Il Monza prosegue il suo incostante cammino uscendo da Crotone con un ristretto 1-1. Colpani porta in vantaggio la formazione brianzola che ha il demerito di non chiudere la sfida. E i calabresi non mollano, fino al guizzo di Donsah, che arriva all’86’, quando benzina e lucidità fanno difetto, alla compagine lombarda. Termina 1-1.