Da quando il lago Faguibine, nel nord del Mali, si è prosciugato, le comunità sulle sue sponde aride hanno dovuto difendere le loro case dall’invasione delle dune di sabbia, mentre sono state costrette a trovare nuovi modi per guadagnarsi da vivere.

Sparito uno dei laghi più grandi dell’Africa occidentale

Il lago, un tempo uno dei più grandi dell’Africa occidentale, era alimentato dalle inondazioni annuali del fiume Niger ma ha iniziato a scomparire dopo le catastrofiche siccità degli anni ’70. Questo ha costretto più di 200.000 persone ad abbandonare i propri mezzi di sussistenza tradizionali. Abdul Karim Ag Al Hassane, un pastore, spiega: “Tutta questa zona era ricoperta dall’acqua, poi l’acqua si è ritirata e gli alberi hanno iniziato a crescere intorno al lago, poi gli alberi hanno iniziato a scomparire e la gente ha coltivato i propri raccolti dove un tempo c’erano gli alberi. Una volta che la foresta è scomparsa, si sono formate le dune di sabbia”, ha raccontato l’uomo indicando l’orizzonte del deserto in un video condiviso dal Comitato Internazionale della Croce Rossa.

Crescenti difficoltà per gli allevatori, tensioni con gli agricoltori

Hassane e altri pastori ora devono percorrere lunghe distanze per trovare acqua per il loro bestiame. “Preferisco l’agricoltura all’allevamento. Non hai molto in termini di spese. Coltivi e raccogli. Gli animali sono molto più stancanti. Devi spostarli, dargli da bere, comprare cibo e correre dietro a loro giorno e notte”, ha raccontato alla Reuters il coltivatore di mais Mahamadou Ousmane, affermando poi che ci sono forti tensioni tra allevatori di bestiame e altri agricoltori per la poca terra fertile e l’acqua disponibili, con le controversie hanno portato a livelli crescenti di criminalità.

 

Servizio completo a cura di Misa Urbano in onda sabato 13/11/2021 dalle 21.00 su Check In, mi sa che parto. Canale 264 DTT.