Scatta oggi in Austria il lockdown per i non vaccinati. Mentre in Italia si invoca una fantomatica dittatura sanitaria all’estero, a quanto pare, si fa sul serio. Da oggi, lunedì 8 novembre, i non vaccinati in Austria non potranno accedere a ristoranti, hotel, movida, sport ed eventi culturali. Un vero e proprio “lockdown dei no-vax” come è già stato ribattezzato. Il Governo austriaco ha spiegato di aver preso questa scelta sull’onda della regola delle 2G (Geimpfte und Genesene, letteralmente “vaccinati e guariti”).

Cosa potranno fare quindi i non vaccinati in Austria? Potranno soltanto andare a lavoro dove potranno accedere esibendo però un tampone negativo. Questo provvedimento durerà un mese durante il quale si spera possano diminuire i contagi.

 

Lockdown selettivo anche in Italia?

In Italia la notizia della decisione della vicina Austria ha fatto certamente riflettere.  “Rivendico la scelta del Pd di mantenere alta l’attenzione su covid19. Abbiamo visto cosa succede in Austria, Germania e Regno Unito. L’Italia ha fatto le scelte giuste, deve continuare per avere sicurezza e libertà. Il rigore sul Greenpass consentirà di evitare nuovi lockdown” ha scritto su twitter il segretario del PD Enrico Letta.

Licia Ronzulli, vicepresidente del gruppo Forza Italia al Senato, spera che quanto accaduto in Austria possa spronare i no vax italiani a vaccinarsi: “Ecco a quale rischio si va in contro se non si raggiunge una percentuale di vaccinati tale da creare una sorta di rete di protezione per contenere il Covid. E potrebbe andare ancora peggio di così, perché resta comunque il rischio di un lockdown generalizzato. Mi auguro che il caso austriaco faccia ricredere i no vax che in Italia si spingono a parlare addirittura di dittatura sanitaria”.

Ad oggi in Italia un’ipotesi del genere, nonostante se ne parli da tempo, non è sul tavolo. Un provvedimento di questo tipo farebbe aumentare la tensione che si percepisce nelle piazze dove i no vax e no green pass si riuniscono per protestare. Ad oggi l’Italia ha percentuali molto alte di vaccinati, circa l’83% con prima e seconda dose per gli over 12. Inasprire il green pass  prendere una decisione sulla falsa riga di quella presa dall’Austria vorrebbe dire alimentare ulteriormente il fuoco di una protesta che si sta già spegnendo settimana dopo settimana