Come confermato venerdì mattina dal ministro alla salute Roberto Speranza, l’Italia rimane in zona bianca. Attenzione però: l’andamento dei contagi, in diversi territori desta preoccupazione e non solo per l’incidenza dei nuovi positivi su 100mila abitanti, ma anche per le occupazioni dei posti in area medica e in terapia intensiva.
Secondo i dati del Ministero della Salute e della Protezione civile, la Regione che suscita maggiore preoccupazione in termini di posti letto occupati in area medica è la P. A. di Bolzano, seguita da Calabria e Sicilia. Rispettivamente le percentuali sono dell’11.6%, 10.2 % e dell’8.1.
Zona Bianca a rischio?
Analizzando nel dettaglio i dati, nella provincia autonoma di Bolzano ci sono 189.1 casi settimanali e nonostante l’occupazione in area medica sia all’11.6% il dato confortante è quello delle terapie intensive stabile al 3.8%. Anche in Calabria la situazione sembra essere sotto controllo poiché sebbene il tasso dei posti in A. M. sia al 10.2%, le terapie intensive toccano quota 4.7%.
In Friuli Venezia Giulia l’incidenza dei nuovi casi è pari a 139.6 e l’occupazione dei posti in terapia intensiva è 9.1%. La situazione in area medica rimane abbondantemente sotto la soglia critica perché è al 7.7% ma l’attenzione rimane comunque alta.
Continuano a salire i casi nel Lazio. La regione ha registrato un’incidenza di 63 nuovi positivi, sebbene, tuttavia la situazione in terapia intensiva riporta dati incoraggianti (4.8%).
Intanto sono 13 le regioni che hanno superato i 50 casi settimanali.
Si tratta di: Calabria (52,5%), Campania (56,9), Emilia Romagna (56,1), Friuli Venezia Giulia (139,6), Lazio (63), Liguria (52,1), Marche (50,2), provincia autonoma di Bolzano (189,1), provincia autonoma di Trento (63), Sicilia (51,7), Toscana (57,7), Umbria (51,4), Veneto (75,3).
Criteri di cambio colore delle regioni
È opportuno dunque ricordare che i criteri per il passaggio dalla zona bianca alla zona gialla sono:
- la registrazione di un aumento dei casi di incidenza che devono risultare pari o superiore a 50 ogni 100 mila abitanti;
- la registrazione di un tasso di occupazione delle terapie intensive superiore al 10%;
- e infine, la registrazione di un tasso di occupazione dei reparti ordinari superiore al 15%.
Tra tutti i criteri descritti ne basta soltanto uno per poter declassare una Regione dalla zona bianca alla zona gialla. La decisione spetta sempre all’ISS e al CTS.