Covid: curva in ascesa negli ultimi giorni. Dalla Lombardia il virus ha ripreso ad attraversare la penisola, senza sosta. I minori sono i nuovi protagonisti di una pandemia che sembra non conoscere fine. Ci troviamo ad affrontare una quarta ondata con problemi nuovi, difficoltà in agguato e perplessità diffuse. Dall’Ospedale Bambino Gesù di Roma sappiamo di alcuni contagiati gravi tra i bambini, i casi sono svariati, e nel frattempo dal Ministero dall’Istruzione arriva il nuovo protocollo per la gestione dei contagi a scuola. Se fino ad ora abbiamo pensato ai bambini come alla fascia più protetta, da questo momento la prospettiva cambia.

Il ruolo dei dirigenti

Covid e scuola: quando scatta la quarantena? Qual è il ruolo del dirigente scolastico? E’ coinvolto, nella quarantena, anche il personale scolastico? L’obbligo di fermarsi scatta se in classe ci sono almeno tre contagiati, quindi se si presentano piccoli focolai. Il dirigente è chiamato ad informare della presenza del positivo, individuare i contatti scolastici e sospendere temporaneamente le lezioni in presenza. Non è esente dall’essere informato, o coinvolto, il personale scolastico (educatori/ operatori/ insegnanti), che abbiano avuto contatti col contagiato per almeno quattro ore. L’obiettivo è di ridurre al massimo la didattica a distanza, reduci da un esame non superato, la scuola è chiamata a non replicare l’esperimento, o a farlo in misure ridotte.

Le perplessità del presidente Giannelli

Scuola: non è secondario il ruolo del dirigente in uno scenario già complesso. Oltre agli altri compiti da assolvere, il capo della scuola dovrà occuparsi di comunicare il problema, e di conseguenza, di riorganizzare la didattica. Già oberati di impegni e responsabilità, i dirigenti vedono aumentate le responsabilità. E’ dall’associazione presidi che arrivano i dubbi. Antonello Giannelli (presidente ANP) ha fatto sapere che il Ministero non ha consapevolezza della gravità della situazione, esprimendosi con termini critici nei confronti delle nuove restrizioni.

Covid: è vero che siamo nuovamente travolti dal virus, ma è anche giusto evidenziare quanto meno grave sia la situazione generale rispetto al passato. L’anno scorso un solo contagiato obbligava tutta la classe a stare a casa, questa volta è vero che siamo tornati a tremare, ma con una consapevolezza diversa e con la certezza di affrontare il problema con una sicurezza diversa. Il ritorno delle limitazioni fa stringere i denti, ma non ci fa perdere la speranza.