Il 1917 fu l’anno più rivoluzionario nella storia della Russia. A febbraio andò in scena “la rivoluzione di febbraio”, detta anche “rivoluzione bianca” o “rivoluzione socialdemocratica” che portò alla caduta dell’ultimo Zar: Nicola II, accusato tra l’altro di aver portato la Russia nel dramma della Prima Guerra Mondiale. A seguire, dopo il fallimento del governo Kerenskij, il 7 novembre cominciò la “rivoluzione d’ottobre” con la presa del potere da parte dei bolscevichi di Lenin, primo passo verso la sovietizzazione russa.
L’antefatto. Dopo il rovesciamento della monarchia, per alcuni mesi la Russia fu sconvolta da conflitti tra i partiti politici e dalla disgregazione militare ed economica. E così il Partito Operaio Socialdemocratico Russo guidato da Lenin e da Lev Trockij, decise per l’azione armata contro il debole governo provvisorio di Kerenskij per assumere tutto il potere a nome dei Soviet degli operai, dei soldati e dei contadini.
L’insurrezione. L’assalto al Palazzo d’inverno cominciato nella notte tra il 6 e il 7 novembre 1917 a Pietrogrado, si concluse con il successo dei bolscevichi che poi diedero vita a un governo rivoluzionario presieduto da Lenin. In seguito, furono in grado di estendere progressivamente il loro potere su gran parte dei territori del vecchio Impero zarista che si trasformò in Unione Sovietica.
La precisazione storica sui calendari. E’ giusto ricordare che si parla di “rivoluzione d’ottobre” e non di “rivoluzione di novembre”, perchè a quell’epoca in Russia era ancora in vigore il calendario giuliano. L’Occidente invece faceva già riferimento al calendario gregoriano, per il quale il 24 e 25 ottobre corrispondono al 6 e 7 novembre del calendario giuliano. Fu proprio Lenin ad adottare il calendario gregoriano e per questo la rivoluzione che portò alla nascita dell’URSS cominciò a essere celebrata a novembre. Anche la “rivoluzione di febbraio” del 1917, in realtà andò in scena a marzo.
La storia su Radio Cusano Campus e Cusano Italia TV a cura di Fabio Camillacci. “La Storia Oscura”, dal lunedì al venerdì on air sulla radio dell’Università Niccolò Cusano dalle 16 alle 17.30. “A Spasso nel Tempo”, in onda sul canale 264 del digitale terrestre alle 20.30 del venerdi.