Yahya Abdul-Mateen II, che in Matrix Resurrections interpreta Morpheus, lascia intuire che il tono del film sarà differente dai capitoli precedenti

Matrix Resurrections è uno dei titoli più attesi al cinema nei prossimi mesi. La pellicola è il quarto capitolo di una saga che ha rivoluzionato l’estetica e lo stile della narrazione cinematografica e arriverà nei cinema italiani a partire dal 1 gennaio 2022.

Il film arriva diversi anni dopo il precedente episodio, Matrix Revolutions, e vede il ritorno di Keanu Reeves nei panni dell’eletto Neo, e di Carrie-Anne Moss in quelli di Trinity. Ad interpretare Morpheus non ci sarà, invece, l’interprete della trilogia orginale Lawrence Fishburne, sostituito da Yahya Abdul-Mateen II, che dovrebbe interpretare una versione più giovane del personaggio.
Intervistato da GQ, l’attore ha voluto anzitutto rispondere ai fan che non hanno preso bene questa sostituzione. “Tutto avrà senso quando vedrete il film”, ha chiarito Yahya Abdul-Mateen II.

Secondo l’interprete di Morpheus, Matrix Resurrections sarà più divertente dei predecessori

Yahya Abdul-Mateen II

L’intervista è anche l’occasione per parlare del tono della pellicola diretta da Lana Wachowski. La saga di Matrix non è certo nota per la sua ironia, eppure le prime immagini del trailer lasciano intuire un film più divertente dei tre che lo hanno preceduto.
“Spero proprio che lo sia”, dichiara convinto Abdul-Mateen. “La prima trilogia di sicuro non era così divertente – prosegue l’attore – ma il tono di quest’ultimo è davvero un po’ diverso”.

Tecnologia, social network e isolamento: i temi di Matrix tornano anche nel quarto episodio

Matrix Resurrections
Matrix Resurrections

A non cambiare sono senza dubbio le tematiche che da sempre caratterizzano la saga, sempre più di attualità dopo la decisione di Mark Zuckerberg di trasformare Facebook in un universo virtuale per alcuni molto simile a quella immaginata nel primo Matrix.
“Il primo film era un avvertimento”, spiega Yahya Abdul-Mateen II. “Raccontava quello che poteva accadere al nostro mondo se ci fossimo rinchiusi nella tecnologia, facendo girare la ruota ripetutamente come piccoli criceti senza aprire gli occhi. Matrix Resurrections – conclude l’attore – racconta di un mondo malato, che ha superato quell’avvertimento ed è arrivato proprio a quel punto. La nostra storia mostra come tornare indietro”.

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