Il reddito di cittadinanza torna al centro delle polemiche politiche. 231 denunciati a Taranti, 9 ad Agrigento, altri 500 a Reggio Calabria senza pensare ai quasi 2500 raccontati nei giorni scorsi a Napoli e provincia. Negli ultimi giorni questa escalation di interventi delle Forze dell’Ordine per fermare i furbetti ha riacceso il dibattito in merito al sussidio. Invece di capire come meglio controllare i percettori del reddito, distinguendo chi ne ha diritto da chi non ne ha, gran parte della politica è tornata a criticata la misura che, improvvisamente, è nuovamente rappresentata come l’origine di ogni male.
Il leader della Lega Matteo Salvini, nel Consiglio Federale che si tenuto ieri, ha detto esplicitamente di voler togliere fondi al reddito di cittadinanza e dirottare i soldi sul taglio delle tasse.
All’attacco anche Forza Italia con l’onorevole Alessandro Cattaneo. Il Responsabile dei Dipartimenti del movimento azzurro ha detto di puntare ad una “riformulazione del reddito di cittadinanza che distingua chiaramente, rispetto agli attuali percettori, tra occupabili e non occupabili. Questi ultimi meritano un reddito di dignità vero, che tenga fuori ‘i furbetti’, destinato quindi a chi ne ha effettivamente bisogno” ha spiegato Cattaneo”.
Sulla stessa linea anche la ministra per gli Affari regionali e le autonomie Mariastella Gelmini: “Abbiamo già ottenuto criteri più selettivi. Monitoreremo l’andamento di questa riforma e siamo pronti ad intervenire laddove ci fossero nuovamente degli abusi”
E mentre dal Partito Democratico non arrivano reazioni, oltre al Movimento 5 Stelle si schiera a difesa del reddito Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana, In un’intervista ai microfoni del TG3 ad Agorà. “Pensare che il reddito di cittadinanza sia il problema del nostro Paese è ridicolo – ha sottolineato Fratoianni – anche a me fa schifo l’1% dei furbetti che se ne approfittano, ma mi fa molto più schifo che ci siano milioni di persone che non sanno come campare. Questo mi fa schifissimo: che nel 2021 ci sia ancora troppa gente che non può lavorare, non trova lavoro e non sa come andare avanti. Serve un intervento di sostegno dello Stato. Punto”.