Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al disegno di legge di delega al governo in materia di disabilità. Il ministro per le Disabilità Erika Stefani sarà questa sera a Cusano Italia Tv, nella trasmissione Dire Donna Oggi, per parlare di questo passo fondamentale.

La riforma pone al centro la persona con le sue esigenze, le sue relazioni, i suoi desiderata: si realizza così l’obiettivo del progetto di vita personalizzato e partecipato, fondamentale richiesta del mondo associativo ed essenza della convenzione Onu.

«È giunto il momento di curare la società, non le persone affette da autismo». (Tina J. Richardson).

Con questa affermazione, la psicologa RICHARDSON evidenzia il fenomeno dei disturbi dello spettro autistico (DSA), mettendone il luce non le problematiche legate alla sfera dei disturbi in quanto tali, ma ai problemi legati alla società in termini di inclusione e integrazione.

I disturbi dello spettro autistico colpiscono, solo in Italia, tra le 300 e le 500mila persone (ne parlerà il Ministro Stefani)

Si tratta di una stima: il numero di persone affette da autismo è incerto, anche perché si tratta di disordini dalla natura complessa. Questa tipologia di disturbi comprende infatti, oltre all’autismo, anche la sindrome di Asperger, che è caratterizzata da difficoltà nell’interazione, nella comunicazione sociale e da interessi e attività limitati e ripetitivi.

Il due aprile si celebra la Giornata Mondiale dedicata alla Sindrome di Asperger, che si pone l’obiettivo di favorire la comprensione e sensibilizzare la società su questo specifico disturbo dello spettro autistico. Questa data non ricorre a caso: coincide con il giorno di nascita di Hans Asperger, pediatra austriaco nato il 18 febbraio del 1906, che descrisse per la prima volta alcune caratteristiche della Sindrome che prese in seguito il suo nome.

Inclusione sociale

La risposta del welfare in Italia è affidata, sia pur in modo informale, alle famiglie, spesso coinvolte nella marginalità e nell’isolamento che vivono i disabili. Nella minore età le famiglie possono contare sull’inclusione scolastica, che «pur con tutti i suoi limiti e difficoltà – spiega il Censis – rappresenta un’importante occasione di inclusione sociale».

Un universo quello della disabilità che stenta ad uscire dal cono d’ombra che non riguarda solo le statistiche (i dati dell’Istat sono fermi al 2005), ma interessa anche l’immaginario collettivo. Un italiano su quattro afferma che non gli è mai capitato di avere a che fare con un disabile e due italiani su 3 pensano alla disabilità solo come a una limitazione di movimenti, mentre in realtà la disabilità intellettiva è la più diffusa in età evolutiva e rappresenta un fenomeno quasi rimosso dalla gente.

Do questa fotografia emblematica se ne parlerà in maniera più approfondita con il Ministro Erika Stefani.

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