“Premesso che io non alcun timore del semi-presidenzialismo, ritengo che certe scelte relative al Quirinale debbano essere fatte nel rispetto delle norme costituzionali e con cambiamenti che devono essere votati, non possono essere interpretati a seconda delle esigenze della politica in un determinato momento”. Lo ha detto Raffaella Paita, deputata di Italia viva, nel corso della trasmissione Restart 264 su Cusano Italia Tv, in merito alle parole di Giorgetti su un Draghi che guiderebbe il convoglio anche da Presidente della Repubblica.

La partita del Quirinale

“E’ vero che ci sono stati presidenti della Repubblica che hanno interpretato con toni e articolazioni diversi il proprio mandato, però nell’ambito e nell’alveo di una Costituzione che attribuisce ai presidenti della Repubblica compiti ben precisi, oltre i quali non mi pare si sia mai andati -ha affermato Paita-. Quello che mi stupisce, al di là di una discussione tecnica sul ruolo del presidenzialismo o del semi-presidenzialismo, è il fatto che si continui a tirare per la giacchetta Draghi sulla questione della presidenza della Repubblica”.

Equilibrio

“Sul tema del Quirinale io intendo agire, per il mio ruolo, con un rispetto molto più acceso nei confronti del presidente uscente Sergio Mattarella e poi evitando di trasformare in caciara politica una discussione che dovrà avere il requisito di un equilibrio massimo, il requisito di un ampio schieramento, di persone coinvolte che abbiano caratteristiche molto precise: atlantiste, europeiste, persone di comprovata competenza e di equilibrio istituzionale. Ci sarà tempo e modo di discutere di queste cose, al momento non vorrei prendere parte a ragionamenti che tirano da una parte o dall’altra lo schema del gioco, a seconda anche delle convenienze”.