Disponibile da poche settimane “Sotto i ferri” libro edito da Codice Edizioni capace di raccontare 29 straordinarie operazioni chirurgiche che hanno segnato la storia della medicina. In Sotto i ferri troviamo la storia di Jan de Doot, fabbro olandese vissuto nel Seicento, che per la disperazione si asportò da solo un calcolo alla vescica direttamente nella sua bottega, dopo essersi costruito gli attrezzi per l’operazione. Ci sono i racconti dei papi mangioni, in quella che possiamo considerare l’alba della chirurgia contro l’obesità. Ma c’è anche Houdini, che fece il suo ultimo spettacolo in preda a un attacco di appendicite; l’autopsia a John Fitzgerald Kennedy, a Dallas; Bob Marley, che rifiutò di farsi operare al piede da cui originò il tumore che lo avrebbe ucciso; e ancora Einstein, Luigi XIV e tanti altri. Dai secoli bui dei salassi e delle amputazioni senza anestesia fino alle ultratecnologiche e sterili sale operatorie di oggi, Arnold van de Laar traccia un’intrigante storia della chirurgia e della medicina; una lezione di anatomia sorprendente.
Sotto i ferri il libro
Come leggiamo nella prefazione dell’autore: “Dal giorno in cui, giovane chirurgo specializzando, mi trovai a operare il mio primo paziente, continuo a domandarmi che cosa spinga i chirurghi a scegliere questa bizzarra branca della medicina. Non meno di ventiquattro secoli fa Ippocrate, il padre della medicina, sconsigliava di sottoporre un malato ai rischi di un intervento chirurgico. Il medico deve sempre cercare di non peggiorare la situazione, ammoniva con convinzione.” Sono tante ormai le cose cambiate dagli albori della medicina ad oggi. Un lungo viaggio fatto di nuove scoperte in ambito tecnologico e ancora prima anatomico. Nuovi strumenti impiegati in sala operatoria, da semplici coltelli, a bisturi unici, a quelli con lama usa e getta fino ad arrivare ai laser e alla chirurgia robotica. Sotto i ferri parla anche di questo e lo fa con un linguaggio diretto e spesso divertente ma mai banale.