Nella capitale si inizia a mormorare anche su Josè Mourinho, si proprio lui, lo special one. Annunciato lo scorso Maggio come nuovo allenatore della As Roma. Un uomo forte, carismatico e vincente, che nei suoi primi mesi nella capitale sta trovando non poche difficoltà. Chiaro, l’uomo dal polso forte è necessario se si vuol provare a vincere nella Roma calcistica.
L’uomo è di quelli affascinanti, il profilo intriga e c’è chi è riuscito a scrivere di Josè Mourinho, in una scrittura degna di lettura. Il 21 Ottobre è uscito “Atlante Mourinho – frammenti di un discorso amoroso sull’allenatore più iconico del calcio”. Un libro scritto da Furio Zara ed edito Baldini e Castoldi. Una piacevole lettura per analizzare il tecnico più incredibile della storia del calcio. “C’è bisogno di una bussola, ci si perde sempre, perché Josè Mourinho è un mondo sfaccettato, un pianeta a sé stante, un uomo diverso da tutti gli altri ed un allenatore fuori catalogo”. Dichiara lo scrittore Furio Zara, intervenuto telefonicamente durante la trasmissione “Sport Academy”, condotta da Ronald Giammò e Francesco Acchiardi su Radio Cusano Campus.
C’è bisogno di un atlante per capire Josè Mourinho?
“La sua storia e le sue prime settimane in Italia raccontano cos’è Josè Mourinho, ci aspettavamo un Mourinho di un certo tipo, ma in realtà lo “special one” nelle prime settimane si è travestito da saggio. Ha usato toni pacati ed è rimasto sempre su modulazioni di frequenza molto sobrie. Senza mai esprimersi al di sopra di un certo standard di dichiarazioni.
Poi è cambiato qualcosa?
Poi – spiega lo scrittore – il petardo è scoppiato e ci sono state scintille, con la decisione drastica, definitiva, di spaccare lo spogliatoio in due volutamente, perché quando Mourinho fa qualcosa mira sempre a qualcos’altro. Mi riferisco – racconta Zara – all’esclusione dei quattro, cinque, nella trasferta norvegese di Conference League, ed è una decisione fortissima per un mister che ha iniziato soltanto da un paio di mesi ad allenare la Roma.
Qual è la più grande strategia comunicativa di Josè Mourinho?
Poi – Conclude l’autore – abbiamo visto il Josè Mourinho che conoscevamo. Il Mourinho che è diventato un’icona pop. Il Josè Mourinho che protesta contro gli arbitri e mette se stesso davanti alle accuse per fare da parafulmine e per spostare il bersaglio. Questa è una grande arma strategica dello “Special One” ed è stato il migliore per un sacco di tempo se ci riferiamo a questo tipo di strategia comunicativa.