Sono 360 le immagini che raccontano con una grande varietà di temi e linguaggi un periodo unico nella storia del Paese, quello relativo alla pandemia, restituendone una preziosa documentazione visiva.

Due open call lanciate tra la primavera e l’autunno del 2020 hanno individuato quaranta fotografi vincitori.
La prima per testimoniare la sospensione vissuta nei mesi di quarantena; la seconda per stimolare una riflessione sulle trasformazioni della società italiana nel periodo immediatamente successivo al lockdown.

Un progetto del Ministero rivolto a 40 fotografi della scena nazionale

Si intitola REFOCUS ed è la terza fase di un più ampio progetto fotografico di documentazione visiva dell’Italia nell’anno della pandemia, 2020FermoImmagine, nato per volontà del Ministro della Cultura Dario Franceschini.

REFOCUS ha voluto porre l’attenzione sulla ‘rimessa a fuoco’ della realtà in seguito agli effetti che il confinamento ha avuto sulle coordinate spazio-temporali del vivere quotidiano. Per questo motivo, ha sostenuto l’attività di fotografi under 40 e riconoscendone il ruolo fondamentale all’interno della società.

“Grazie alla luce colta da questi giovani fotografi, ognuno di noi è in grado di riconoscersi nelle immagini proposte nel percorso espositivo, – spiega il Ministro della Cultura Dario Franceschini – aiutandoci a riflettere e a comprendere meglio ciò che è avvenuto e trovare così la forza e la determinazione necessarie a superare una terribile avversità. La fotografia si dimostra ancora una volta l’espressione culturale autentica e finalmente riconosciuta tra le forme creative sostenute dal Ministero della Cultura.

Racconti di paesaggi e comunità del territorio nazionale durante la pandemia

Nella mostra REFOCUS le immagini sono presentate in forma di videoproiezione, in un allestimento multimediale ideato e progettato dallo studio Dotdotdot. Lo studio si snoda attraverso una serie di grandi pannelli dislocati nello spazio della sala, accompagnati da un progetto sonoro curato da Triennale Milano Teatro e Radio Raheem e da alcuni brevi testi scritti dagli autori stessi.

L’esperienza immersiva dell’installazione invita il visitatore a un’esperienza visiva sfaccettata, capace di coniugare un flusso principale fortemente collettivo con momenti estemporanei in cui emerge la progettualità del singolo autore. Il percorso espositivo ripercorre la scansione temporale delle due call suddividendo ognuna di esse in quattro aree tematiche. Le aree corrispondono a letture della realtà ricorrenti nelle fotografie degli artisti: esperienze diaristiche e relazionali legate alla sfera privata, racconti di paesaggi e comunità del territorio nazionale, sperimentazioni sul linguaggio, trasfigurazioni e allegorie della realtà.

“La Direzione Generale Creatività Contemporanea, su invito del Ministro della Cultura Dario Franceschini, ha ritenuto necessario registrare non solo l’improvviso cambiamento della nostra realtà, ma anche le trasformazioni che hanno investito i linguaggi fotografici. Si è quindi rivolta ad artisti, fotografi e operatori visivi, sottolineando così anche il loro fondamentale ruolo all’interno della società, soprattutto in uno scenario di profonda trasformazione”, dichiara Onofrio Cutaia, Direttore Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.

Il progetto fotografico diventa una pubblicazione

Il progetto REFOCUS è accompagnato da una pubblicazione, che sarà presentata a Roma nelle prossime settimane. Il libro “Almanac of Suspension”, edito da Witty Books costituisce fin dal titolo un progetto editoriale autonomo e complementare alla mostra. Il libro è capace di immergersi nell’archivio di fotografie e di riorganizzarne il contenuto attraverso la sensibilità del book designer Nicolas Polli.

INFORMAZIONI PRATICHE

REFOCUS. Archivio visivo della pandemia
20 ottobre – 21 novembre 2021
A cura di Matteo Balduzzi e Matteo Piccioni
Progetto grafico, multimediale e di allestimento della mostra: Dotdotdot
Sonorizzazione: Triennale Milano Teatro e Radio Raheem
Catalogo: Witty Books
Ingresso: gratuito

Orari Triennale Milano
martedì-domenica, ore 11.00 – 20.00 (ultimo ingresso alle 19.00)

Triennale Milano
viale Alemagna 6
20121 Milano
T. +39 02 724341
www.triennale.org