Nonostante l’obbligo del Green pass nei luoghi di lavoro, negli ultimi sette giorni in Italia il dato sui nuovi vaccini somministrati è crollato del 50%. Un elemento che conferma la difficoltà a convincere gli scettici e che influirà sul raggiungimento del 90%, obiettivo dichiarato dal governo. Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa è intervenuto ai microfoni della trasmissione Restart 264 condotta da Aurora Vena e Lorenzo Capezzuoli Ranchi su Cusano Italia TV.

Stato di emergenza

“Come ha detto Draghi, le eventuali valutazioni sul prolungamento dello stato di emergenza le faremo al momento opportuno –ha affermato Costa-. Credo che oggi sia prematura questo tipo di riflessione. Penso che ai cittadini preoccupi di più l’eventuale prolungamento delle misure restrittive come l’obbligo di green pass, più che lo stato di emergenza, il quale individua solamente un metodo gestionale dell’emergenza”.

Green pass

Credo che dobbiamo affrontare le prossime settimane con prudenza e senso di responsabilità, ma dobbiamo anche dire che oggi i cittadini non vaccinati possono usufruire delle libertà che sono state nel frattempo riconcesse grazie a quei 45 milioni di concittadini che si sono vaccinati, comprendendo come la vaccinazione non sia solo uno strumento per proteggere sé e gli altri, ma sia anche uno strumento per tornare alla normalità. Se continueranno ad esserci tanti concittadini che continueranno a non vaccinarsi saranno proprio loro i corresponsabili della prosecuzione delle misure restrittive. Questo dobbiamo dirlo con forza e con chiarezza. L’obiettivo è quello di raggiungere il 90% dei vaccinati, a quel punto credo che si possa aprire una fase nuova e rivedere anche le misure restrittive, come l’utilizzo del green pass”.

90% di vaccinati

“Credo che quella del 90% sia una quota che ci permetterebbe una gestione endemica della pandemia. Ormai c’è la consapevolezza che non possiamo più parlare di immunità di gregge, perché anche un vaccinato può contrarre il virus, ma lo contrae in maniera molto più lieve. L’obiettivo del governo è fare in modo che nessun cittadino muoia più di covid e che nessuno finisca più in terapia intensiva. L’obiettivo del 90% crea queste condizioni. Mancano circa 2 milioni di cittadini per raggiungere questo obiettivo, spero maturi in loro la consapevolezza che grazie alla loro vaccinazione non solo mettono al riparo la propria vita, ma permettono anche al Paese di proseguire nel percorso di ritorno alla normalità e di ripresa economica”.

Lockdown per i non vaccinati

“Il governo ha deciso di avviare un percorso basato sul rapporto di fiducia tra esecutivo e cittadini e mi pare che questo rapporto oggi abbia prodotto risultati importanti. Credo che in questa fase convenga continuare su questo percorso, è chiaro che siamo pronti a valutare ogni iniziativa perché l’obiettivo è quello di proteggere i cittadini italiani. L’introduzione del green pass si è resa necessaria per garantire a coloro che non si vogliono vaccinare di poter tornare a lavorare e a svolgere le attività sociali. Vogliamo proseguire su questa strada, ma come detto siamo pronti a valutare ogni iniziativa. Anche l’obbligo vaccinale per alcune categorie non è assolutamente un tabù e siamo pronti a prenderlo in considerazione. Ora affrontiamo queste settimane, vediamo quali saranno i dati delle vaccinazioni, dopodichè ci auguriamo che vi sia un senso di responsabilità che prevalga”.

Terza dose

“E’ una scelta che la politica fa sulla base di indicazioni scientifiche, l’Aifa ci ha detto di procedere oggi con la terza dose per i fragili e gli over 60 e così stiamo facendo. Invito i cittadini che sono compresi in queste categorie a procedere con la vaccinazione. Dopodichè le indicazioni ci dicono che è ragionevole pensare che già entro fine anno ci possa essere un ampliamento della platea, pensiamo ai 50enni, ad alcune categorie come gli insegnanti”.