Tra i percettori del reddito pregiudicati, spacciatori e c’era chi lo riceveva due volte

Quattro mesi di intenso lavoro per contrastare i furbetti del reddito di cittadinanza stanno dando i loro frutti. A Napoli e provincia nella mattinata di oggi son stati revocati 2441 sussidi, con 716 persone denunciate per truffa ai danni dello Stato. Tra questi, 422 hanno avuto precedenti penali di cui ben 64 per associazione di tipo mafioso. Questi risultati sono stati possibili grazie al lavoro congiunto del Comando Carabinieri Ispettorato del Lavoro con la collaborazione dell’I.N.P.S.

La maggior parte dei denunciati è italiana. Dei 716 denunciati solo 43 sono stranieri. In tutto, secondo le prime stime, il danno erariale ammonterebbe a più di 5 milione e 100mila euro.

I furbetti del reddito di cittadinanza

Tra le denunce più curiose, c’è quella di un uomo che figurava in due nuclei familiari distinti e quindi percepiva due volte il reddito. Un 46enne di Castellamare di Stabia già noto alle Forze dell’Ordine si era recato all’ufficio postale di Via Plinio il Vecchio a Castellamare di Stabia.  Presentando una carta di identità bulgara evidentemente falsa e simulando addirittura un accento straniero che di balcanico aveva ben poco, ha tentato invano di ingannare l’operatore dello sportello per ottenere una tessera per il reddito di cittadinanza.

Un’altra storia singolare arriva da Scampia, dove la madre di uno spacciatore si è vista revocare il “reddito” quando il figlio è stato arrestato dai Carabinieri. Rientrava nello stato di famiglia e anche i proventi dello spaccio sono considerate entrate.

Altri arresti ci sono stati anche in altre zone della Campania e poche ore fa sono state accertate dai carabinieri della Regione Basilicata nell’ambito di controlli sui percettori del reddito di cittadinanza irregolarità per oltre 2,3 milioni di euro. Le indagini dei militari sono iniziate a maggio e hanno portato alla denuncia di 399 persone.