Il #prurito è una sensazione temporanea che può generare fastidi e disagi alla persona. Quando il prurito diventa persistente ed è correlato ad eruzioni cutanee, il prurito può diventare un vero campanello d’allarme per disturbi quali: allergie, lesioni cutanee, diabete, forte stress, reazioni psicosomatiche . I pruriti di origine organica sono di solito diffusi su tutto il corpo, quelli invece legati a condizioni psicologiche si manifestano in zone specifiche del corpo.
Sempre più spesso momenti di apprensione, stress e ansie possono scatenare manifestazioni sulla pelle con sintomi tipici della dermatite. Questo accade perché la pelle somatizza il disagio psicologico i cui effetti producono eruzioni cutanee e infiammazioni temporanee su volto, collo, braccia, mani e piedi, che scompaiono spontaneamente dopo un breve periodo. Agire contemporaneamente su mente e corpo è la chiave risolvere il problema.
I meccanismi che innescano la dermatite da stress non sono ancora del tutto chiari ma, generalmente, le cause vanno ricercate proprio nello stile di vita troppo stressante. A differenza della dermatite da contatto – in cui a causare l’estrema sensibilità della cute sono certi allergeni, sostanze urticanti, farmaci o cosmetici – a provocare la reazione è solamente l’eccessivo accumulo di tensione, stress e preoccupazioni.
Le responsabilità quotidiane, gli impegni legati al lavoro, l’organizzazione di famiglia, scuola, relazioni interpersonali, ma anche alcuni eventi traumatici ai quali siamo costantemente esposti senza nemmeno accorgercene. A lungo andare, questo finisce per compromettere l’equilibrio psicofisico con conseguenze anche sui complessi meccanismi che regolano ormoni e mediatori delle infiammazioni.
La pelle rappresenta, così, la valvola di sfogo di periodi particolarmente stressanti, aggravati talvolta dall’uso di cosmetici sbagliati, dall’esposizione al freddo o all’umidità e il continuo lavarsi e sfregarsi.
Generalmente la dermatite da stress tende a scomparire in modo spontaneo dopo un breve periodo, senza l’aiuto di terapie specifiche. Tuttavia, per una corretta diagnosi, è necessario il parere di un dermatologo capace di riconoscere le reazioni imputabili a situazioni di sovraffaticamento psicofisico e prescrivere alcuni esami specifici per escludere l’interferenza di altri fattori quali esposizione ad agenti esterni, cause endogene e alterazioni immunologiche. Ma anche il supporto psicologico è fondamentale in questo caso.
Ne parliamo oggi nella nuova puntata di Sfide Quotidiane alle 16.30 sul 264 dl DTT, con la Dott.ssa Sara Negrosini, Psicoterapeuta e psicosessuologa, docented ell’Unicusano