Esiste la convinzione che la poesia sia di difficile comprensione, troppo utopica e distante dalla realtà. Eppure se ci fermiamo a leggere dei versi di poesia, non necessariamente la poesia dell’800, possiamo capire come la solitudine, la ricerca della propria identità, la perdita di un amore, il desiderio di realizzare i propri sogni, insomma, tutto quello che è la vita di ognuno di noi, entrano con la poesia nella mente. Ci troviamo a nostro agio, come se fossero quasi miracolosamente nati per essere lì, dentro il cuore della poesia, in quelle parole a volte sussurrate nella lettura e che rimangono nel ricordo per molto tempo.
Ciò fa riflettere su quanto abbiamo perso il contatto con la parte più significativa della nostra mente, ossia le nostre emozioni. Spesso sentiamo parlare di gioventù rovinata, come spesso capita di sentir sentenziare in giro, siamo invece in presenza di una gioventù che ha paura di scegliere una qualche chiave di lettura che possa poi rivelarsi non idonea a questi tempi che vanno troppo veloci.
Settore editoriale della poesia
La poesia è un settore editoriale differente dagli altri, prima di tutto per le dinamiche di vendita: si tratta di un settore a coda lunga, che non registra picchi di vendita e bestseller dai numeri impressionanti, ma i cui titoli forti continuano a vendere costantemente nel tempo, spesso arrivando a collezionare in anni numeri importanti e numerose ristampe. Spesso la fortuna e la costanza nelle vendite sono date dalla levatura degli autori pubblicati, premi Nobel, classici della letteratura: titoli comprati per fiducia, a volte per motivi di studio, a volte soltanto per possedere nella propria libreria di casa la raccolta poetica di certi autori.
Poesia: mercato di nicchia
«Nella poesia non c’è più nulla di ordinario e normale» ha detto Wislawa Szymborska alla cerimonia del premio Nobel: per lei i poeti «continuano a provare» e «i risultati della loro auto-insoddisfazione vengono graffati insieme da una gigantesca cucitrice dagli storici della letteratura». Un’enorme graffettatrice può essere anche il mercato, poco sensibile alle poetiche perché segue la regola delle vendite in libreria, da cui 7 libri di poesia su 10 tornano ai magazzini degli editori senza aver venduto.
Gli ultimi romantici
Quello della poesia resta un mercato di nicchia ma ci sono nuovi lettori di libri di poesia e giovani autori di talento e preparazione. Sento molto spesso dire in giro che i giovani della mia generazione nutrano un palese disinteresse nei confronti della poesia, ma questo non è affatto vero. Siamo una generazione di romantici e di poeti che si affacciano alla vita con ottimismo e con la giusta dose di sogni che servono per rendere un po’ meno amara la realtà che ci circonda.
L’invito di Alda Merini
Un invito ai giovani a vivere l’esistenza in maniera piena, a iniziare tra i banchi di scuola. E’ questo il consiglio rivolto dalla poetessa dei Navigli Alda Merini nella poesia “A tutti i giovani raccomando”, contenuta all’interno della raccolta di poesie “La vita facile“.
A tutti i giovani raccomando
A tutti i giovani raccomando:
aprite i libri con religione,
non guardateli superficialmente,
perché in essi è racchiuso
il coraggio dei nostri padri.
E richiudeteli con dignità
quando dovete occuparvi di altre cose.
Ma soprattutto amate i poeti.
Essi hanno vangato per voi la terra
per tanti anni, non per costruivi tombe,
o simulacri, ma altari.
Pensate che potete camminare su di noi
come su dei grandi tappeti
e volare oltre questa triste realtà
quotidiana