31 Dicembre 2021. Questa la data di scadenza dello stato di emergenza italiano, imposto il 31 Gennaio 2020 dal Consiglio dei Ministri. “Se sarà necessario prorogheremo lo stato di emergenza. Non ci tireremo indietro”. Sono bastate 12 parole, pronunciate dal ministro della salute Roberto Speranza, per scaldare gli animi, già bollenti, di molti cittadini contrari a tale misura.

Lo status tutto italiano, potrebbe quindi essere prorogato anche nel 2022 ed insieme ad esso anche l’obbligo di green pass, in scadenza il medesimo giorno. Così, il ministro alla salute, ribadendo che il certificato verde consente di tenere aperti tutti i luoghi della socializzazione, della cultura, i ristoranti, le scuole e le università, ha sottolineato implicitamente l’importanza di una prolungamento.

Ma a livello legislativo, tutto ciò, è consentito? Risposta affermativa. Al momento c’è solo una legge di riferimento, un decreto legislativo del 2018, il numero 1, che poi è il Codice della Protezione civile che ha rinnovato quello emanato nel 1992. Questa disposizione è di fatto l’unica che parla di come ci si debba comportare e di quali siano le misure da seguire, quando uno Stato decreta lo stato di emergenza. All’articolo 24, comma 3, si legge: «La durata dello stato di emergenza, di rilievo nazionale, non può superare i 12 mesi, ed è prorogabile per non più di ulteriori 12». A conti fatti, non potrebbe quindi, essere prorogato oltre il 31 gennaio 2022. Tuttavia, il governo potrebbe spingere ancora in là la scadenza dichiarando la diversità e la mutazione della minaccia di coronavirus. È da tenere in considerazione oltre all’impennata dei contagi, anche le numerose varianti del virus Sars Cov 2 e ciò potrebbe quindi rendere ancora necessari gli strumenti di riferimento. Il risultato? Un riinizio della conta a partire dal 1 gennaio 2022.

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Condotto e curato da Aurora Vena e Lorenzo Capezzuoli Ranchi.