Arriva sulle tavole il vino novello delle cantine italiane, con circa 4 milioni di bottiglie della vendemmia 2021 che potranno essere acquistate con la riapertura settimanale di negozi, enoteche e supermercati. Lo rende noto la Coldiretti.
Un errore molto comune che si fa quando si parla di vino novello è quello di confonderlo con il vino nuovo, ossia con il vino non ancora invecchiato. In realtà il novello è un tipo di vino molto particolare per il quale esiste una normativa ad hoc. Esso è prodotto con una tecnica completamente diversa rispetto agli altri vini e dunque anche rispetto al vino nuovo, che è un vino che può invecchiare.
Il vino novello è quello prodotto con il metodo di vinificazione della macerazione carbonica e dunque non ha quella struttura necessaria per l’invecchiamento. La sua caratteristica più nota è che viene messo in vendita nello stesso anno della vendemmia, ma ci sono regole specifiche e una disciplinare che i produttori di questo tipo di vino devono rispettare alla lettera per poter dare tale qualifica al proprio vino.
Vino novello: regole e caratteristiche
La gradazione alcolica minima deve essere dell’11% in volume, almeno il 40% delle uve deve aver subito il processo di vinificazione per macerazione carbonica, mentre il restante 60% può essere sottoposto alle tecniche classiche. Inoltre il periodo di vinificazione non può essere inferiore ai 10 giorni e il limite massimo di zuccheri riduttori residui è di 10 g/l.
La menzione di vino novello è riservata solo a vini DOP o IGP tranquilli e frizzanti, dunque per non incorrere in errori quando si acquista vino novello è bene guardare con attenzione l’etichetta, sulla quale deve essere riportata la denominazione di qualità.
Produzione e tradizione in Italia
La produzione del vino novello Coldiretti in Italia – spiega ancora la Coldiretti – è iniziata verso la metà degli anni ’70. Dopo una veloce crescita iniziale, nel corso degli ultimi dieci anni la sua produzione è diminuita di più del 30%.
La tradizione vuole che l’apertura del vino novello si festeggi a San Martino, l’11 novembre, giorno in cui tradizionalmente i contadini chiudono e fanno il bilancio di un anno di lavoro.
Abbinamenti di stagione
Ha un sapore leggero e fresco, nonché un aroma fruttato. Tra gli abbinamenti più classici ci sono sicuramente le castagne, di stagione proprio durante il periodo di produzione, ma questo vino è ottimo da sorseggiare anche quando in tavola ci sono funghi e formaggi. Da provare sicuramente l’accostamento con piatti di carne, pesce e taglieri di salumi.