Mercoledì 27 ottobre il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge per «l’attuazione del Pnrr, il piano nazionale di ripresa e resilienza, e la prevenzione delle infiltrazioni mafiose». Un provvedimento, che nella bozza presenta 42 articoli, col quale il presidente del Consiglio, Mario Draghi, intende da un lato dare un’ulteriore sferzata alla messa in atto del piano, dal quale dipende l’erogazione da parte dell’Unione europea di quasi 200 miliardi di euro, e dall’altro mettere l’esecuzione dei lavori al riparo dalle attenzioni della criminalità organizzata. Federico D’Incà, Ministro per i rapporti con il Parlamento, ha affrontato il tema nel corso del programma “Res Publica” condotto dal direttore Gianluca Fabi su Cusano Italia Tv (canale 264 dtt).

Pnrr

“E’ fondamentale fare le riforme per portare a casa i soldi del Pnrr -ha sottolineato D’Incà-. Per questo il Parlamento è impegnato in questo momento a portare avanti le riforme. Abbiamo già fatto la riforma del processo penale con la legge delega, stiamo andando a chiudere quella sul processo civile e poi altre riforme che ci permetteranno di semplificare il nostro Paese e fare in modo che il Pnrr possa correre veloce, per cambiare per sempre il futuro del nostro Paese. Il mio augurio più grande è che possa cambiare la demografia del nostro Paese che altrimenti ci vedrebbe da qui al 2065 arrivare ad una popolazione di 50 milioni di abitanti, il che pregiudicherebbe la crescita del Paese”.

Green pass

“In Italia abbiamo scelto di utilizzare uno strumento che si sta dimostrando uno strumento di libertà, che ci permette di poter tenere aperto, avere un’economia e di poter pensare anche al turismo invernale” –ha affermato D’Incà.

Alleanza Pd-M5S

“Noi abbiamo già fatto alcuni passi in avanti importanti, come a Napoli dove con Gaetano Manfredi abbiamo vinto al primo turno. Quello è il nostro laboratorio politico principale. Il lavoro fatto nel governo Conte ha dato ottimi risultati per il nostro Paese e abbiamo imparato a conoscere e stimare i colleghi di Pd e Leu. Quella è una strada molto importante, poi chiaramente noi siamo una forza molto innovatrice e vogliamo cambiare il nostro Paese. La guida di Giuseppe Conte con i 5 vicepresidenti ci aiuteranno a far sì che il M5S possa essere compreso in tutti i risultati che ha ottenuto”.