Cop26, Draghi sprona gli altri leader
Neanche il tempo di chiudere le giornate romane del G20 che Mario Draghi è volato a Glasgow insieme agli altri leader europei per la Cop26, la conferenza sul clima delle Nazioni Unite. Il premier, come fatto nella Capitale, ha sottolineato ancora una volta i problemi causati dai cambiamenti climatici con conseguenze che forse dobbiamo ancora capire fino in fondo.
Draghi ha parlato dei giovani che “”ci hanno fatto un servizio portando la crisi climatica in cima al dibattito politico. I giovani sono stati al centro della PreCop di Milano. Qui a Glasgow dobbiamo renderli fieri di noi”
“Il cambiamento climatico ha anche serie conseguenze sulla pace del mondo e sulla sua sicurezza – ha spiegato ancora Draghi – Può depredare le risorse naturali e peggiorare le tensioni sociali. Portare a nuovi flussi migratori e contribuire al terrorismo e alla criminalità organizzata. Il cambiamento climatico può farci a pezzi”
L’Italia è stata recentemente colpita da terribili fenomeni climatici. “Dai catastrofici incendi e alluvioni che abbiamo visto, allo sbiancamento delle barriere coralline alla perdita della biodiversità, l’impatto del cambiamento climatico è già troppo evidente. Il suo prezzo si sta alzando velocemente specialmente per i Paesi poveri”
“Non credo si ottenga molto dal punto di vista climatico indicando Paesi colpevoli e Paesi innocenti. I veri innocenti sono pochissimi e i colpevoli sono tantissimi”
“Abbiamo bisogno di piattaforme basate nei Paesi dove le banche mondiali e le banche di sviluppo multilaterale possano condividere e rendere questi soldi utilizzabili per un buon fine. Questa è la prima buona notizia che ci ha dato il premier Johnson: i soldi non sono un problema, se vogliamo usarli bene”
In conclusione un giornalista ha chiesto a Mario Draghi se avesse intenzione di puntare sulla politica e candidarsi a leader di un partito. Ecco la sua risposta: