Tantissime le reazioni dopo il divieto per i supporter della Lazio di mettere piede in terra francese

 

Rischia di diventare un vero e proprio incidente diplomatico la decisione del Ministro degli Interni francese Gerald Darmanin che ha firmato un’ordinanza di divieto nei confronti dei tifosi della Lazio per la partita contro l’Olympique Marsiglia di giovedì. La decisione, ha spiegato il ministro, è dovuta alla “ripetuta interpretazione di canti fascisti e la realizzazione di saluti nazisti”.

Lazio, serve intervento diplomatico

Una scelta che ha costretto la Lazio ad intervenire e a chiedere un’azione diplomatica. “La decisione del Ministero dell’Interno francese” ha scritto la società biancoceleste in una nota, di vietare in via precauzionale la trasferta nella città di Marsiglia ai tifosi della Lazio non sorprende ed è in linea con quanto già deciso dalle Autorità italiane nella partita d’andata. A stupire sono piuttosto le modalità di applicazione dell’ordinanza su scala nazionale e le sue ingiustificabili: la Lazio non può accettare un’offesa gratuita a tutta la tifoseria biancoceleste ed alla Società stessa”. La società del Presidente Lotito ha ricordato che “la violenza negli stadi è un fenomeno purtroppo ancora diffuso e preoccupante, a partire da quanto è accaduto recentemente proprio al Velodrome di Marsiglia. Ci attendiamo quindi un chiarimento da parte delle istituzioni francesi ed una presa di posizione netta della nostra diplomazia verso espressioni di qualunquismo che dovrebbero indignare tutti gli italiani, a prescindere dall’essere tifosi o meno e dai colori delle proprie bandiere”.

Giorgia Meloni: provvedimento contro leggi internazionali

Sul fatto è intervenuta anche la leader di FDI Giorgia Meloni che sulla propria pagina facebook attacca: “Fratelli d’Italia chiede al Governo di attivarsi immediatamente per impedire l’immotivata discriminazione creata dal provvedimento del Ministero dell’Interno francese che vieta l’ingresso in Francia a tutti i tifosi della Lazio o a chiunque si presenti come tale il 3 e 4 novembre.
Ci troviamo di fronte a un pericoloso precedente: in occasione di una partita di calcio, in questo caso Marsiglia-Lazio, il governo di Parigi non si limita a vietare l’accesso allo stadio o alla città che ospita la partita ma arriva addirittura a negare l’accesso su suolo francese “dai posti di frontiera stradali, ferroviari, portuali e aeroportuali” non solo a chi vorrebbe andare allo stadio ma a chiunque si dichiari sostenitore di una squadra.
Ci aspettiamo dal Presidente del Consiglio Draghi e dal governo italiano una presa di posizione netta su un provvedimento che va contro tutte le leggi internazionali sulla libera circolazione delle persone”.