Li abbiamo chiamati eroi. Abbiamo intonato cori dai nostri balconi accompagnati da uno scoppio di applausi. Li abbiamo visti cadere in trincea, sotti i colpi di una guerra silenziosa. E adesso li abbiamo dimenticati.

Sono i medici, gli infermieri e tutti gli operatori sanitari e sociosanitari che si sono battuti, e continuano a battersi, da quasi due anni contro un nemico subdolo e invisibile quale il Covid-19.

E se alcuni, grazie anche all’esposizione mediatica, non hanno mai avuto difficoltà a far sentire la propria voce, c’è una sotto-categoria che è stata messa a tacere. Il personale delle strutture residenziali sociosanitarie e socioassistenziali. Le RSA.

I lavoratori di queste strutture e i sindacati hanno espresso gravi preoccupazioni in merito alle condizioni di lavoro irrispettose della salute e della sicurezza, ai lunghi turni senza adeguate pause e alle ispezioni sul lavoro inadeguate durante il momento più critico dell’emergenza sanitaria.

Sebbene ora grazie alla campagna di vaccinazione, che ha dato la priorità alle persone ospiti delle RSA e agli operatori, sia diminuita notevolmente la morbilità e la mortalità delle persone anziane e dei lavoratori, le preoccupazioni legate alla situazione pregressa del settore sono rimaste inascoltate.

Ad oggi in Parlamento sono in discussione diversi progetti di legge per creare una commissione che indaghi su differenti aspetti della risposta delle autorità alla pandemia. L’istituzione di una commissione parlamentare è prevista dalla nostra Costituzione allo scopo di indagare su questioni di interesse pubblico, la necessità, in questo caso, di farlo in fretta è dovuta al sacrificio che due anni fa suscitava il nostro plauso dai balconi.

Di questo e tanto altro parleremo stasera a partire dalle 21.00 a “Res Pubblica” con il direttore Gianluca Fabi su Cusano Italia TV (ch. 264 dtt).