Brindisi vittoria all’ultimo respiro con una buona Reyer Venezia

A Tortona schianta la Virtus Bologna: c’è modo e modo, di perdere

Altre distanze siderali ci possono stare. Trieste e Cremona successi…di misura

Ci sono partite prive di storia per l’eccessivo divario tra gli organici. E ci sono storie stupende come quella di Brindisi-Venezia che vivono per le ricercate prospettive di Frank Vitucci e Walter De Raffaele. Una partita decisa negli ultimi secondi, come nelle pellicole più affascinanti che appassionano anche chi farebbe il tifo per i perdenti.

Al PalaPentassuglia vince la Happy Casa (di nome e di fatto) e sono due punti che pesano, nella possibilità che la realtà pugliese possa infastidire quelle due lassù, costruite una per prendersi a distanza di tanti l’Europa; l’altra per entrare, nell’Europa che conta, quest’anno non ottenuta per un problema di coefficienti. Come se chi è Campione d’Italia non merita, una chance del genere.

La Pallacanestro Brindisi la partita l’ha iniziata a vincere dal primo quarto, chiuso sul 30-16 con la Reyer Venezia che tornava sotto non tanto nell’intervallo lungo (45-37). Quanto al 30′, 63-61, fino al sorpasso operato nel quarto periodo. Una giocata di Visconti ha deciso la sfida a 4″ dalla fine e in questo la Umana, forse, ha avuto poca lucidità difensiva.

Per la formazione brindisina, autrice di un signor avvio di campionato, è la quinta vittoria in sei partite giocate, e una seconda piazza davvero applaudita, da tutto l’ambiente della Pallacanestro. Applausi convinti anche da parte di chi non tifa per i ragazzi di Vitucci. Che giocheranno in Turchia, nella versione continentale, in casa del Darussafaka, avversario da non sottovalutare. Adesso, si vedranno i progressi, del buon lavoro del valente tecnico a disposizione dei sogni di Puglia.

Una partita non semplice è stata quella di Pesaro dove la Victoria Libertas ha venduto cara la pelle, alla Dolomiti Aquila Trento, che passa mantenendo i nervi saldi nel finale: 79-75 l’esito positivo per la formazione trentina.

La Vanoli Cremona si prende due signori punti in classifica per effetto del successo esterno costruito con pazienza in casa della Pallacanestro Reggiana, che va sempre presa per le molle. Persino più equilibrata la partita giocata in terra giuliana. La Pallacanestro Trieste vince 77-75 perché arriva con una maggiore dose di benzina rispetto al Basket Napoli, pur reduce dal grande successo ottenuto di 3 punti contro la ben apprezzata Virtus Bologna. Che, detto per inciso, avrebbe dovuto non solo far meglio ma saper perdere, ammesso che esista, un sentiero del genere. Derthona Basket sta prendendo le misure al campionato e questi sono due punti d’oro, per chi conosce le difficoltà che si incontrano nella Pallacanestro.

Tra le partite indirizzate dai primi quarti c’è stata quella del PalaVerde, con Treviso vittoriosa per 96 a 78 sull’esperimento rappresentato dalla Pallacanestro Varese, che pure è stata avanti di 6, finché il ritmo lo ha permesso alla compagine lombarda.

La Leonessa Brescia acuisce le difficoltà della Fortitudo Bologna, che patisce non solo la distanza siderale dalla illustre concittadina e rivale. Il 97-81 dice che in difesa troppe cose, non tornino, per i giocatori felsinei.

L’Olimpia Milano mostra i muscoli nella peggiore giornata della Dinamo Sassari da quando frequenta la massima categoria italica. Il 79-50 è quasi il famoso trentello che viene sbandierato nei campionati definiti “Minors”.

La Pallacanestro d’Italia, negli ultimi anni, ha valorizzato in sede europea realtà che solo un lustro fa, sognavano, tutto questo. Parliamo di Venezia come di Sassari, che un torneo continentale lo ha anche vinto. Senza scordare Brindisi e, in Italia, quanto fatto dalla Pallacanestro Reggiana.

Photo Credit: Pallacanestro Brindisi pagina ufficiale

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