Milan blitz all’Olimpico sulla Roma, Inter gran successo oltre il risicato 2-0 sull’Udinese, al Napoli il derby campano

Una doppietta di Correa sblocca lo 0-0 e costruisce tre punti vitali per i neroazzurri di Simone Inzaghi: Zielinski prende per mano la formazione di Luciano Spalletti all’Arechi (le squadre finiscono in 10). A Roma passano i rossoneri con Ibrahimovic sempreverde, in gol nel primo tempo

 

Il campionato di Serie A offre pensieri positivi per l’Inter, che domina ben oltre il 2-0 l’Udinese. L’esito è arrivato nella ripresa ma la formazione friulana è stata ben poca cosa, al “Giuseppe Meazza”. Il fatto che abbia risolto Correa al 15’ e al 23’ fa parte delle sole statistiche. Il gioco imposto più che proposto dai neroazzurri di Simone Inzaghi ha detto che l’Inter ha, nei titolari, dei signori giocatori, vedi Dzeko. Ma anche delle “riserve” del livello di Sanchez e di Vidal, e non sappiamo, quante squadre si possano permettere cambi di quella singola bravura.

La pressione del successo dell’Internazionale non ha scalfito il Napoli, che segna dopo un primo tempo terminato a reti bianche. La Salernitana, una volta sotto nel punteggio, resta anche in 10. Ma Koulibaly ferma un contropiede di chi è in inferiorità numerica (!) e anche il Napoli patisce un cartellino rosso, peraltro con uno dei suoi giocatori-simbolo. Finisce 1-0 per la formazione di Luciano Spalletti.

Dallo stadio Olimpico di Roma arriva il gol di Ibrahimovic, a spaventare e a mettere a nudo i difetti della Roma, superata, poi, dal calcio di rigore segnato da Kessie. Entra El Sharawy che segna al 93°, quando è troppo tardi. L’1-2 dice che questa Roma non è ancora all’altezza di sognare. Ma ciò che ha fatto arrabbiare di brutto i sostenitori giallorossi è stato il recente knock-out (1-6) incassato in Norvegia dal Bodo Glimt. E quello andrà cancellato con un filotto di risultati capace di spedire la banda-Mourinho in maniera costante in Europa. Ma non nell’Europa di questo torneuccio che è la Conference, bensì, secondo una minima aspettativa, almeno in Coppa Uefa.

Il Milan vive un discorso differente. Sa bene, come nella passata stagione, che l’architettura della squadra di Stefano Pioli potrebbe non essere da scudetto. Ma le cifre dicono altro, seppur in coabitazione con il Napoli, e con l’Inter da tenere ben distante, se possibile, per quando arriverà il Generale Inverno. Lo scorso anno potrebbe essere stato di seria lezione, per i pensieri di gloria rossoneri.

La Lazio è uscita con il morale sotto i tacchi, da Bergamo, dove il 2-2 finale, incassato in Zona Cesarini, ha arginato la graduatoria a un solo punto di raccolto rispetto ai 3 che magari, per l’atteggiamento dimostrato, avrebbe anche meritato. Il tutto ha permesso a una signora Fiorentina di agganciare l’undici di Maurizio Sarri. Il 3-0 della “Viola” costruito con alcuni impressionanti numeri, ha fatto vedere i sorci verdi, allo sparring partner-Spezia, oggettivamente poca cosa.

Una rara partita terminata 0-0 è stata quella dell’Attilio Ferraris tra Genoa e Venezia con i rossoblù liguri che hanno cercato per buona parte della contesa la migliore, tra le sorti, senza pescarla, nella sfida tra due delle leggende del Mare. La Serenissima non ha gran peso, dalla tre-quarti in avanti. Zena, però, può far meglio, in fase di conclusione.

Il fascino del Calcio si è soffermato nella Città del Tricolore, Reggio nell’Emilia. Al 43’ autorete di Tonelli e Sassuolo avanti. Ma l’Empoli è compagine di ben altra solidità, caratteriale e atletica. Pinamonti pareggia su calcio di rigore all’83’ e Zurkowski segna il punto decisivo appena prima che l’arbitro ne verifichi la regolarità alla Video Assistance per poi decretare l’incontro concluso. Tre punti di platino, cercati, voluti. Ottenuti.

Questa sera Bologna e Cagliari si giocheranno una dote interessante, in vista di un clima autunnale che sta per diventare freddo. Soprattutto se frequenti le zone paludose, della graduatoria.