Oggi, primo novembre, è il World Vegan Day, la giornata mondiale dei vegani.
L’obiettivo principale del World Vegan Day è quello di far capire l’importanza di un’alimentazione che non si basi sullo sfruttamento animale e l’impatto ambientale che deriva dal consumo di carne non controllato.
Spesso il veganismo è considerato una moda o una tendenza passeggera, ma in quei casi si tratta di una banalizzazione di un fenomeno, che storicamente affonda le sue radici nell’antichità.
Le origini del World Vegan Day
Il termine “vegan” fu coniato nel 1944 da Donald Watson, fondatore della Vegan Society, ed è permeato da ragioni di tipo etico. Un vegano ha come obiettivo primario quello – nel limite del possibile – di evitare la sofferenza e la morte di qualunque animale non umano.
Negli ultimi anni in Italia le persone che hanno deciso di seguire questo tipo di alimentazione (e stile di vita) si sono moltiplicate in maniera esponenziale.
L’alimentazione vegana in Italia
Un dato indiretto arriva dalla piattaforma di prenotazione “The Fork”. L”81% degli italiani proverebbe un ristorante vegano e il 48% si dice interessato a limitare il consumo di carne in futuro.
L’indagine, realizzata dalla piattaforma di prenotazione online dei ristoranti è condotta interpellando 2.275 utenti del servizio e sulla base di locali etichettati vegan o che propongono piatti vegan nel menù.
Dall’analisi di mercato risulta inoltre che l’Italia ha registrato in Europa l’aumento più forte di prenotazioni nei ristoranti che offrono anche piatti vegani.
La rivoluzione e il futuro
La rivoluzione è sotto i nostri occhi e interessa tanto il settore alimentare, quanto quello dell’abbigliamento e dell’innovazione tecnologica; in generale, assistiamo a un cambio di rotta che vede le proposte plant-based – in qualsiasi ambito – sempre più protagoniste nel panorama economico globale.