In tanti in piazza a Roma e Milano per protestare contro il DDL Zan
Le piazze di Roma e Milano unite nella protesta contro la soppressione, di fatto, del DDL Zan. Nella serata di ieri, infatti, le persone si sono radunate a centinaia nella Capitale lungo via di San Giovanni in Laterano nei pressi del Colosseo e presso l’Arco della Pace del capoluogo lombardo.
Luxuria: “DDL Zan, Un’occasione persa”
Tra i manifestanti c’era anche l’ex parlamentare Vladimir Luxuria. “L’Italia – ha detto alla Dire – sta rinnegando un diritto umano primario, l’integrità fisica e morale della comunità Lgbtqi+. Il Senato ha dato la dimostrazione di non voler neanche discutere gli articoli, si potevano emendare se volevano. Cosa raccontiamo alle mamme che hanno visto tornare a casa i figli con i lividi addosso? Adesso queste persone si sentono meno protette e tutelate e si chiedono: ‘Lo Stato dov’è?'”. La mancata approvazione del Ddl Zan, ha concluso Vladimir Luxuria, è stata “un’occasione persa non per il Pd o per il M5S, ma per l’Italia”.
+Europa: “Come Ungheria e Polonia”
Presente anche una delegazione di +Europa, composta dal segretario Benedetto Della Vedova, dal presidente Riccardo Magi e da Rita Di Sano della segreteria. “Più Europa ha sostenuto, sostiene e sosterrà le leggi di libertà che promuovono diritti e uguaglianza”, ha detto Della Vedova, secondo il quale “quello che è andato in scena ieri al Senato sul ddl Zan è uno scontro politico che c’è in Italia e che c’è in Europa, dove ci sono paesi in cui l’omofobia è diventata legge dello Stato. Qui in Italia ci sono politici che guardano a Orban e alla Polonia che fa passi indietro sull’aborto e i diritti LGBT.
“Dobbiamo – ha concluso Magi alla Dire – rilanciare sui temi dell’uguaglianza e dei diritti civili a partire dal matrimonio egualitario e le adozioni per le famiglie arcobaleno, così come avevamo proposto con i nostri ordini de giorno alla Camera in occasione dell’esame del DDL Zan”.