Il Senato, a scrutinio segreto, ha votato a favore della “tagliola” proposta da Lega e Fratelli d’Italia per il ddl Zan: ovvero si ferma l’esame del testo. La “tagliola” è stata una tattica dei partiti della destra per bocciare una legge che non volevano, ma è riuscita anche grazie a un certo numero di “franchi tiratori”, senatori delle forze che teoricamente sostenevano la legge e che però hanno votato contro le indicazioni di partito. Sul tema Monica Cirinnà, senatrice del PD, è intervenuta ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.
Ddl Zan affossato
“La legge Zan era una legge che voleva proteggere le persone dai crimini d’odio –ha affermato Cirinnà-. Chi ieri ha affossato la legge Zan, con voto segreto, ha allineato l’Italia alla Polonia e all’Ungheria. C’è un problema nella sinistra? Può darsi. E’ possibile che la votazione sia stata influenzata da accordi segreti sul Presidente della Repubblica. Io non ho da chiedere conto di nulla al PD perché il PD ha più di tutti voluto questa legge ed ha avuto una gestione coraggiosa, il nostro segretario Letta si è speso molto per questa legge. I parlamentari di Italia viva dovrebbero spiegarci perché hanno cambiato idea sul testo che avevano votato alla Camera dopo aver contribuito a scriverlo”.
Voto segreto
“Sono indignata per la concessione del voto segreto -ha aggiunto Cirinnà-. Io stessa ho subito dei voti segreti sulla legge per le unioni civili. Il voto segreto serviva in passato per garantire la libertà di pensiero del parlamentare, di recente il voto segreto è servito per affondare presidenti della Repubblica in pectore, per far cadere i governi, insomma serve per dare colpi bassi quando non si ha il coraggio di farlo apertamente”.