I lavoratori esodati dopo l’entrata in vigore della legge Fornero sono uno dei problemi maggiori sul fronte previdenziale dal 2012 in poi. Si tratta di quei lavoratori ormai prossimi al pensionamento che sono stati penalizzati dalla riforma dell’età pensionabile attuata dal Governo Monti. Negli ultimi decenni il susseguirsi delle Riforme pensionistiche ha creato ed alimentato questo fenomeno più volte. L’episodio più grave in occasione della Riforma Fornero nella quale sono rimasti intrappolati centinaia di migliaia di lavoratori, in un batter d’occhio si sono visti dilatare il pensionamento di diversi anni.

Il Comitato esodati

Gabriella Stojan, che fa parte del comitato degli esodati esclusi dalle salvaguardie della Legge Fornero, ha fatto chiarezza sulla situazione ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

Salvaguardie

“La questione degli esodati è stata un errore gigantesco della legge Fornero –ha affermato Stojan-. In quell’occasione non fu considerato che alle persone uscite dal mondo del lavoro e vicine alla pensione non poteva essere applicata questa legge. Sono state fatte varie salvaguardie, ma in 6mila sono rimasti esclusi anche dall’ottava salvaguardia del 2017, tra cui io. Nella scorsa legge di bilancio è stata inserita la nona salvaguardia, in cui è stata concessa la decorrenza del 2021. Io ho perso il lavoro nel 2010, ho maturato il requisito nel 2020 e per questo andrò in pensione a dicembre di quest’anno”.

Migliaia ancora nel limbo

“Dalla nona salvaguardia sono rimasti fuori ancora alcuni dei 6mila esodati, il provvedimento è stato fatto solo per 2400 e hanno accolto solo 1200 domande, quindi ci sono state più domande respinte di quelle accettate. Contiamo che venga finalmente risolto il problema nella nuova legge di bilancio al varo del governo in questi giorni”.