Cosa significa essere se stessi?

Potrebbe sembrare una domanda banale, ma non è cosi’ semplice trovare una risposta univoca. A mio avviso, essere se stessi significa essere autentici, spontanei, essere presenti a se stessi ma per molte persone, però, essere se stesse può rivelarsi un duro compito. Qualcuno, addirittura, potrebbe non essere in grado di dire chi è e cosa desidera. Per questo si parla di cura del “sé” e della maschera del conformismo, oltre a un’altra maschera.

Ma perchè per molte persone è così complicato essere se stesse?

 

Secondo il filosofo Paul Ricoeur (1990), il Sè è intersoggettivo e si costruisce nella relazione con l’Altro fin dai primi momenti di vita. L’Altro è coinvolto a un livello originario e profondo nel processo di formazione del Sè. In particolar modo, nel processo di sviluppo individuale gioca un ruolo cruciale il riconoscimento del Sè da parte dell’Altro.

La maggioranza delle persone che hanno difficoltà ad essere se stesse, nelle relazioni precoci non si sono sentite pienamente riconosciute e accettate dalle figure di accudimento. I genitori non sono riusciti a considerare, a vedere il bambino per cio’ che era realmente, scoraggiandolo nei suoi primi tentativi di esprimere la propria natura e i propri bisogni, assumendo un atteggiamento critico e svalutante. Ma il bambino, per sopravvivere, dipendeva inevitabilmente dalle figure genitoriali, mettendo a tacere quegli aspetti di sé che immaginava non sarebbero stati graditi ai genitori.

È da questa esperienza precoce che può originarsi la difficoltà a essere se stessi con gli altri nel resto della vita.

 

Gli anni dello sviluppo

Nel corso dello sviluppo, spesso si tende a sopravvivere nelle relazioni adattandosi e conformandosi alle aspettative altrui, annullando se stessi, nascondendo quelle parti di se che possano essere inaccettabili per l’altro. La vita sociale può oscillare tra due alternative, potenzialmente rischiose: esprimere se stessi vs eliminare parti di se. All’idea di mostrarsi per la persona che si è veramente, si potrebbe provare un forte disagio.

Essere se stessi non è raggiungere un traguardo qualsiasi, significa, in fondo, capire il senso che vogliamo dare alla nostra vita. Togliersi le maschere del conformismo, delle apparenze, dei rapporti di circostanza, richiede forza e temerarietà.

Se ognuno di noi si fermasse ad osservare la propria vita, i propri comportamenti, le proprie scelte, vedrebbe un grande giro di maschere. Una sorta di teatro in cui va in scena una commedia che ci vede cambiare maschera a seconda della circostanza. Andiamo in scena con l’abito sempre a posto, il sorriso di circostanza, la macchina ultimo modello.

La nostra essenza

Una volta tolte le maschere che ci davano sicurezza ed approvazione, ci troviamo soli, nudi…

Dobbiamo conoscere noi stessi per poter vivere secondo la nostra vera essenza.