Dallo scorso 7 settembre El Salvador è diventato il primo paese al mondo ad adottare bitcoin come valuta legale. L’esperimento è dettato dalla volontà di abbattere i costi di commissione sui miliardi di dollari inviati ogni anno nel paese dai connazionali residenti all’estero. Secondo i detrattori introdurre il bitcoin come valuta accettata a livello nazionale potrebbe però favorire il riciclaggio di denaro ed esporre l’economia salvadoregna ai rischi legati alla volatilità della criptovaluta. Cosa cambia in concreto per i cittadini? In primo luogo le imprese dovranno accettare sia i pagamenti in bitcoin che quelli in dollari statunitensi, valuta ufficiale di El Salvador dal 2001.
La legge approvata nel giugno 2021
La legge approvata nel giugno scorso stabilisce che tutti gli agenti economici debbano accettare gli scambi con la criptovaluta e tutti i prezzi dei prodotti in vendita siano mostrati in dollari e in bitcoin. Il presidente salvadoregno, Nayib Bukele, che ha parlato di “svolta storica”. Tuttavia i salvadoregni, secondo recenti sondaggi, sono molto scettici: un sondaggio dell’Universidad Centroamericana di San Salvador ha rilevato che solo il 4,8% degli intervistati sa cos’è un bitcoin e come si utilizza, mentre oltre il 68% ha detto di non volere la criptovaluta come moneta di scambio. Come funzionano quindi le transazioni? Tutto passa per Chivo, l’App che il governo di El Salvador ha realizzato per permettere ai cittadini di scambiarsi Bitcoin tra loro, anche a livello commerciale. Nel paese sono stati installati 200 bancomat che permetteranno di convertire bitcoin in dollari e prelevare senza commissioni.
Tutto è partito dal surf
La località balneare salvadoregna di El Zonte è visibilmente povera, con strade sterrate e un sistema di fognature difettoso. Ma in un certo senso, è davanti a molti altri del suo genere in tutto il mondo: questo paradiso dei surfisti è il paesino pioniere della valuta digitale. Il presidente Bukele ha citato proprio l’impresa locale Bitcoin Beach come ispirazione per la sua proposta di adottare la criptovaluta a livello nazionale. Un progetto a cui avevano dato vita nel 2019 tre giovani salvadoregni, sostenuti dal californiano Michael Peterson, dopo una donazione di bitcoin. I responsabili del progetto affermano che ha cambiato la vita dei residenti di El Zonte consentendo loro di risparmiare, investire e ottenere profitti in una città senza filiali bancarie nelle vicinanze. L’economia di El Zonte dipende dal flusso di turisti, soprattutto quelli che vi arrivano per fare surf. E si spera che ora siano attirati anche dalla convenienza del bitcoin.