Ad Haiti, la rete elettrica nazionale è poco sicura, l’elettricità va e viene ed è scarsa in molte aree del paese. Le interruzioni di corrente sono frequenti e prolungate, e la maggior parte degli ospedali si affidano a generatori alimentati a combustibile per mantenere in vita i pazienti, specialmente i bambini e le donne in gravidanza.
La vita di 300 bambini, 45 donne in maternità e altri 70 adulti – tra cui i pazienti del COVID-19 – sono in pericolo poiché due importanti ospedali della capitale haitiana potrebbero smettere di fornire assistenza se non ricevono immediatamente il carburante, hanno riferito sabato media locali credibili.
La vita di 300 bambini, 45 donne in maternità e altri 70 adulti – tra cui i pazienti del COVID-19 – sono in pericolo poiché due importanti ospedali della capitale haitiana potrebbero smettere di fornire assistenza se non ricevono immediatamente il carburante, hanno riferito sabato media locali credibili.
Come soluzione temporanea e di emergenza, l’UNICEF ha ottenuto un contratto con un fornitore locale per fornire agli ospedali dell’area metropolitana di Port-au-Prince 10.000 galloni di carburante, circa 37.850 litri. Ma a causa dell’insicurezza, il fornitore alla fine ha dichiarato di non poter trasportare il carburante nella capitale haitiana o in altre province, compreso il sud-ovest di Haiti dove 12.200 persone hanno ancora bisogno di cure dopo essere state ferite durante il terremoto del 14 agosto.
Anche se il carburante è disponibile nei terminali di Port-au-Prince, trasportarlo attraverso il paese è diventato più difficile perché molti camionisti non vogliono percorrere le strade che attraversano le zone controllate dalle bande per paura di essere rapiti e i loro camion dirottati.
“Nessun bambino dovrebbe mai morire a causa di un’interruzione di corrente. È frustrante vedere come l’aumento del rischio di rapimenti e saccheggi ad Haiti stia minacciando la vita di neonati e madri, solo perché il carburante tanto necessario non può essere consegnato agli ospedali a causa della crescente insicurezza”, ha continuato De Torcy.
Più di 150 pazienti COVID-19 ricoverati che hanno bisogno di cure d’emergenza sono particolarmente a rischio per senza carburante per far funzionare i generatori di corrente, non possono ricevere ossigeno negli ospedali che non sono dotati di pannelli solari. Al 19 ottobre ad Haiti sono stati segnalati 23.619 casi di COVID-19 e 662 morti.
Una situazione insomma che non si può sottovalutare, in quanto la salute è un diritto universale e per questo di tutti.