A margine della decima giornata di Serie A, le discussioni sui vari episodi visionati al VAR nella 9na di campionato non si placano.
Dal 2017 quando fu introdotta la tecnologia in campo per aiutare i giudici di gara, sembrava che le polemiche post partita fossero definitivamente accantonate. Gli interventi sui fuorigioco, ad esempio, stanno risolvendo limpidamente tanti casi che altrimenti avrebbero suscitato discussioni infinite.
Si è tornati, però in questo weekend a parlare di episodi più o meno dubbi che hanno oltretutto infiammato le panchine nostrane causando ben 4 espulsioni dei rispettivi tecnici di Inter, Atalanta, Roma e Napoli.
Si è passati dal “vedo non vedo” del passato al “video non video”. In tutto questo, da ieri, la frase della settimana è diventata “meccanismo da oliare”.
Il pomo della discordia nasce da una statistica, in nove giornate di campionato sono stati fischiati ben 44 rigori dubbi o meno che siano. L’episodio che ha scatenato anche gli addetti ai lavori è stato quello del derby d’Italia, Dumfries-Alex Sandro. Il fallo da rigore non viene ravvisato dall’arbitro Mariani ma il VAR interviene. Rigore per la Juve e 1-1. Il contatto sembra lieve e qui interviene la discrezionalità dell’arbitro che conferma la decisione.
Quindi la soluzione rimane nel primo fischietto in campo e nei suoi assistenti o nella consapevolezza di dover rimettere mano ad un regolamento VAR che sembra scricchiolare.