Il G20 italiano rischia di fare flop sull’ambiente e la crisi climatica. L’anno di presidenza italiana è stato segnato dalle resistenze di paesi come Australia, Arabia Saudita e India, poco disposti a scendere a compromessi. Sul tema Angelo Bonelli, portavoce di Europa Verde, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.
Ambiente e transizione ecologica
“Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una campagna di disinformazione tendente a mettere in giro fake news -ha affermato Bonelli-. Le grandi compagnie petrolifere hanno speso decine di milioni di dollari per finanziare queste campagne. L’obiettivo è fermare la transizione ecologica. Si sta facendo passare all’opinione pubblica l’idea che ci sono problemi più importanti, ma tutte le questioni importanti sono strettamente legate perché se non affrontiamo la crisi climatica ci saranno sempre più zone non più utilizzabili per i processi di desertificazione. Quella politica che si occupa esclusivamente del presente non ha a cuore il futuro delle generazioni che verranno, c’è una dimensione etica. Se qualcuno cede e desiste dalla battaglia per la transizione ecologica il nostro Paese è finito”.
Italia in ritardo
“Nel Paese manca un piano energetico che punti sulle rinnovabili. Il ministro Cingolani, che finora è stato molto impegnato a spaventare le persone sulla transizione ecologica, non ha ancora modificato il piano energia e clima del 2019 che è totalmente fuori legge rispetto agli obiettivi internazionali. E il ministro non ci ha ancora detto quali sono gli obiettivi per il 2030 e come ci arriveremo. L’asta per le rinnovabili è andata deserta in Italia perché nessun imprenditore vuole investire da noi. In Italia continuiamo a dare sussidi a fondo perduto alle fonti fossili. I 5 Stelle andati al potere hanno dimostrato di fare esattamente il contrario di quello che avevano annunciato”.