Le nuove terapie antiretrovirali contro l’HIV oggi permettono di sopprimere la carica virale al punto da rendere l’infezione non trasmissibile. I risultati degli studi più recenti presentati nella 13a edizione di ICAR – Italian Conference on AIDS and Antiviral Research, che ha riunito comunità scientifica, community e istituzioni. Lo ha ribadito la Prof.ssa Maria Rosaria Capobianchi, già Direttore del Laboratorio di Virologia e del Dipartimento di Epidemiologia, Ricerca Preclinica e Diagnostica Avanzata dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “L. Spallanzani”, intervendo nel corso del programma “Genetica Oggi” curato e condotto da Andrea Lupoli su Radio Cusano Campus.
Vaccino HIV
“Il vaccino è per la prevenzione e non per la cura, -ha dichiarato la Prof.ssa Capobianchi- nel congresso è stato ribadito che ad oggi non sappiamo come approcciare al problema del vaccino contro l’HIV che è legato a due grossi problemi: il primo la variabilità e il secondo è il fatto che l’infezione all’inizio è silente e viene ritrasmesso da individuo ad individuo. Inoltre non sappiamo ancora come il sistema immunitario si comporta nei confronti del virus, per questo non sappiamo che tipo di immunità indurre con un potenziale vaccino. L’esperienza ottenuta con i vaccini contro il Covid 19 aprirà però ad una stagione diversa dove, nei prossimi anni, potremmo anche avere dei risultati in tema di vaccini contro l’HIV.”
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